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    Napolimania:| Nuovo modulo per lo sprint

    Napolimania:| Nuovo modulo per lo sprint

    Concludere la stagione con un vero e proprio tour de force non è certo la situazione ideale. Soprattutto per una squadra che sta patendo le fatiche di una lunga annata: è quello che sta accadendo al Napoli, in pratica. Anche sabato sera, con i tre punti sul Novara ancora caldi in tasca, Mazzarri ha ribadito la propria preoccupazione per la condizione fisica dei suoi ragazzi: 'Ci manca la brillantezza, ecco perché tenevo particolarmente al risultato prima che alla prestazione', ha detto dopo il match l'allenatore toscano.

    A questo punto una doppia sfida in tre giorni può rappresentare un'insidia grossa, anche perché le due partite all'orizzonte sono più che delicate: la lotta Champions è ancora aperta, nonostante tutto, e quindi bisogna cominciare a vincere domani e poi ripetersi sabato a Roma, e contemporaneamente sperare che la Lazio continui ad andare col freno a mano tirato. Serviranno grinta e gamba, però: se per la prima lo stesso Mazzarri è pronto a fare da garante e a metterci entrambe le mani sul fuoco, sulla corsa c'è qualche premura.

    La condizione fisica non ottimale, quella che ha fatto subire al Napoli una caterva di gol e contribuito a tre sconfitte di fila e nessuna vittoria post-Champions, è un'insidia ancora concreta. Mazzarri sta lavorando in questi pochissimi giorni per arrivare al massimo a queste due sfide. E segnali molto incoraggianti sono arrivati dal modulo utilizzato contro il Novara: un 3-5-1-1 col centrocampo folto che ha protetto bene la difesa e permesso ad Hamsik e Cavani di rendersi pericolosi.

    La soluzione adottata da Mazzarri ha funzionato, perché oltre alla vittoria la difesa non ha subito gol, e non accadeva da ben sette partite di campionato. Può quindi il modulo, in qualche modo, sopperire alla mancanza di brillantezza? Secondo Mazzarri sicuramente. E il risultato dell'ultima giornata gli ha dato ragione. Solita difesa con i tre titolari, poi insieme in mezzo al campo Inler, Dzemaili e Gargano. Zuniga e il ritrovato Maggio sulle fasce per ridare carisma e brillantezza alla manovra.

    E proprio la soluzione con i tre centrocampisti centrali sembra aver dato respiro alla manovra azzurra: Gargano si è potuto risparmiare qualche chilometro di corsa, Inler è decisamente a suo agio con un due compagni intorno e infine Dzemaili ha potuto dare dimostrazione delle sue qualità. Senza doversi preoccupare troppo dei movimenti senza palla, lo svizzero può spingere con incursioni pericolose: tutto fisico, ma anche tecnica. L'ex Parma si sta dimostrando la rivelazione di questo finale di stagione.

    Chi vive il Napoli da vicino conferma un Mazzarri decisamente soddisfatto del 'nuovo' modulo: è chiaro che l'inserimento di Lavezzi sarà problematico e molto probabilmente farà tornare lo schema all'antico, ma il tecnico azzurro ha trovato una soluzione interessante. Ecco perché a Lecce quasi nessuno dovrebbe riposare: col Pocho che potrà ambire al massimo alla panchina, ci potrebbe essere una chance per Dossena dal primo minuto al posto di Zuniga.

    Poi nient'altro: qualche cambio, forse, sabato all'Olimpico contro la Roma, visto che ci sarà il ritorno di Pandev. Ed ecco che Mazzarri potrebbe cominciare a valutare seriamente la conferma del 3-5-2 'puro' o del 3-5-1-1 con Lavezzi o Pandev in campo. Chi sarebbe il sacrificato? Hamsik o Dzemaili sembrano essere i possibili candidati, ma la soluzione che l'ex tecnico della Samp sta valutando è una rotazione di tutti i centrocampisti da qui alla fine del campionato.

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