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    Napolimania: atteggiamento insopportabile, serve l'Ancelotti psicologo. Mertens unico intoccabile

    Napolimania: atteggiamento insopportabile, serve l'Ancelotti psicologo. Mertens unico intoccabile

    • Marco Giordano
    Se questa era la prova generale, allora in Napoli in vista dell'Emirates è messo male. È, francamente, insopportabile l'atteggiamento visto con l'Empoli e con il Genoa. “Dopo Roma è calata l'attenzione, è calato il ritmo, lasciamo spazio tra le linee. C'è stato un calo evidente, abbiamo regalato due punti”: Carlo Ancelotti non cerca alibi, sopratutto quando si arriva a -20 dalla Juventus. Non sarà semplice lo switch mentale immediato, ovvio che l'Europa League può cambiare tutto. La forza di un sogno deve esser determinante: Ancelotti ha spinto molto sulla necessità di difendere meglio, non come nelle ultime due partite. Servirà un recupero palla più alto, un pressing vero che deve partire dagli attaccanti, una capacità di attacco preventivo senza la quale regali all'Arsenal ciò che cerca, la possibilità di entrare in massa nella trequarti avversaria.

    MERTENS, L'INTOCCABILE - Dopo le performance di Milik contro Empoli e Genoa, con Insigne che è apparso lontano dalla forma migliore, l'unico intoccabile è, ad oggi, Dries Mertens: oltre al gol che lo affianca a Cavani nel pantheon dei goleador del Napoli all-time, è apparso l'unico tonico, in grado di mettere concretamente di mettere in difficoltà la difesa genoana. Non sarà una scelta facile per Ancelotti capire chi affiancare al belga: anche se, nelle notti di Champions, la coppia titolare è stata quella formata da Insigne e Mertens.

    RITROVARE LA FORZA - Quello che deve, sopratutto, ritrovare il Napoli è la forza dei suoi uomini migliori. Perché Koulibaly ed Allan sono lontani dalla loro condizione migliori, sono lontani dall'esprimere quella forza che è stata determinante per il Napoli. Bisogna capire se ci sarà la capacità di fare questa inversione, perché senza la sua spina dorsale questo Napoli non ha chance contro l'Arsenal. Serviranno i trascinatori, gli uomini che hanno anche maggiore esperienza internazionale. Sorprende, però, l'atteggiamento di Ancelotti che quasi si rimette alla capacità dei suoi calciatori, lasciandoli al loro desiderio di inseguire un sogno. “Non faccio lo psicologo”: da sempre un grande tecnico è anche un grande psicologo ed Ancelotti, che appartiene ai gotha dei top coach, non può non essere un grande psicologo.
     

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