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    Napolimania: Napoli, un finale tra contestazione ed un grande pericolo

    Napolimania: Napoli, un finale tra contestazione ed un grande pericolo

    • Marco Giordano
    In sede di commento di Napoli-Torino, è doveroso partire dalla solidarietà al collega Carlo Alvino: l'aggressione subita in diretta tv è la conseguenza del clima che oggi si è vissuto al San Paolo in una polarizzazione straordinaria, forse eccessiva. Il pomeriggio di Fuorigrotta è stato scandito prima dalla forte, ma pacifica, contestazione alla classe arbitrale. Una protesta organizzata dagli ultras ma che ha coinvolto tutti i tifosi che si trovavano a passare da lì. Poi, l'aggressione, quindi il clima all'interno dello stadio. Perché il sostegno alla squadra c'è stato, così come lo schierarsi in modo compatto ed assoluto con Sarri. Che in Curva B è diventato “Uno di noi”.

    TUTTI CONTRO DE LAURENTIIS. Se Sarri è l'idolo, De Laurentiis è diventato il nemico. Nella sua storia di presidente della società partenopea, le contestazioni non sono mai mancate: il modo di fare di ADL difficilmente riesce a trovare sostegno unanime. I supporter del Napoli, tutti senza distinzioni, sono consapevoli del lavoro fatto dal patron: la sensazione che manchi sempre qualcosa, emotiva ed economica, di passione e di coinvolgimento c'è. “Vinci solo tu” è il coro che più spesso viene pronunciato contro De Laurentiis per evidenziare che un tricolore conta molto meno di un bilancio florido. Sono stati novanta minuti di cori contro il massimo dirigente azzurro, in un clima quasi irreale.

    IL GRANDE PERICOLO. La polarizzazione Sarri-tifo contro De Laurentiis rischia di minare questo finale di stagione. Non solo, però. Il clima che si sta creando rischia di creare una frattura sempre più insanabile. Perché Sarri, come tutti gli indizi portano a credere, andrà via a fine stagione. E se il pubblico è l'unico elemento del quale si può esser certi per i prossimi venti lustri, è estremamente prevedibile che ci sia anche ADL nel domani del Napoli. Con la prevedibile dissoluzione dell'afflato che soprattutto le curve avevano creato con questa squadra e con questo tecnico, con un traino pazzesco per tutta la piazza con le scene pre e post Juventus che hanno fatto il giro del mondo si crea un vulnus pesante. Quell'afflato è stato il propellente che ha fatto superare il limite, come ha riconosciuto, con grande sincerità, anche Sarri a questi calciatori. La possibilità che si facciano molti passi indietro tra cessioni di calciatori e legami deve essere il tema che deve far riflettere più d'ogni altro Aurelio De Laurentiis. Perché tutto può cambiare, ma il pericolo di perdere competitività è alto: ed è stato il campanello d'allarme che lo stesso Sarri ha ribadito in più circostanze.

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