Napolimania, la città si ribella: 'Avete solo paura di noi'. E scatta l'ironia
Sarri smascherato nel suo grave errore, ma anche la sensazione di un attacco pianificato. Seppur essendo in torto, Sarri è finito immediatamente nella gogna mediatica aperta subito dopo la partita in tv. La reazione dei tifosi e dei napoletani in genere è stata inizialmente di sconcerto: stupore ma anche un po' di delusione nel vedere Sarri perdere le staffe. Subito dopo però il tam tam si è diffuso a livello mondiale e i tifosi azzurri hanno reagito, difendendo Sarri e cominciando a parlare apertamente di strategia per destabilizzare il Napoli.
Hanno fatto subito breccia le parole di Sarri e Reina, anch'esse sbagliate: "Certe cose non devono uscire dal campo". In realtà non dovrebbero nemmeno accadere, ma i tifosi fanno subito sponda attraverso i social. "Dallo spogliatoio del Napoli non è uscito niente di quel che ha detto Mancini perché c'è un codice d'onore. Così funziona il calcio", si legge. Subito si punta il dito contro l'allenatore dell'Inter, che secondo quanto ha detto Sarri lo ha offeso a sua volta. E si è anche parlato di minacce: "Il codice d' onore esiste solo per Mancini? È uscito solo il ricchione di Sarri...", scrive una tifosa su Facebook.
Velocemente la teoria del complotto prende piede: "Posso fare una domanda a voi tutti?Secondo voi Mancini sta ottenendo quello che voleva?", scrive un tifoso sulla bacheca di un giornalista. "È palese che questo mezzo uomo ha voluto attirare su di sé tutte le attenzioni per destabilizzare l'ambiente", scrive un altro napoletano. Ed è questa versione che scatena i tifosi: "Mancini si indignasse anche quando il suo pubblico canta i cori razzisti", o anche: "Vuol dire che è tutta una montatura per destabilizzare l'ambiente Napoli, in modo che da ora in poi lo penalizzeranno sui campi di calcio... più facile di così". O ancora: "Ingenui o in malafede coloro che credono che Mancini si sia sentito offeso da Sarri. Ma quale omofobia. È il Napoli il vero obiettivo". "Dove non arrivano le qualità sul campo ecco le armi non convenzionali e mosse scorrette per mettere in difficoltà un allenatore e caricare di pressioni una squadra serena e sicura di sé".
I tifosi del Napoli escono dal nocciolo della questione, dando per scontato che il "frocio" detto da Sarri non aveva intento omofobo né era un attacco personale a Mancini. Gli ultras non ci girano intorno: "A difesa del mio allenatore - scrivono su un volantino - Mancini ricchione". Non ci sono dubbi, ma neanche soltanto posizioni così nette. L'ironia dei napoletani è nota: e questa mattina in un mercatino di Fuorigrotta una cassa di finocchi aveva questo cartello: "Cinque Mancini a 2 euro". Insomma si cerca di sdrammatizzare, ma un po' di preoccupazione per le conseguenze non manca.
A Napoli tutti a difesa del proprio tecnico: lo fanno i giornalisti-tifosi Auriemma ("Vergognoso attacco mediatico. Altro che omofobia, ci sono intenti destabilizzatori"), e Alvino ("imparerai a tue spese che nel lungo tragitto della vita incontrerai tante maschere e pochi volti"). Anche un non napoletano come Piccinini difende in qualche modo Sarri: "Purtroppo in campo se ne sentono di tutti i colori. Le scuse, se sincere, mi sembrano un gesto di autocritica da apprezzare".
E' questa la linea di chi non getta acqua sul fuoco, ma i tifosi azzurri sono preoccupati che questo episodio possa compromettere la corsa scudetto: "È quello che vogliono - scrive un tifoso su Facebook - ieri Sarri quasi era commosso tanto che era imbarazzato e pentito. Sbaglia a utilizzare certe parole, ma non è giusto minare il lavoro di un allenatore che non mette giacca e cravatta. Ingiusto dargli del cafone o dire che non merita quello che si è conquistato". E intanto Sarri si è beccato il "tapiro" di Striscia la Notizia. E di certo non finirà qua...