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Napolimania: Ancelotti nella corsa a tre, con un interrogativo in attacco
ROTAZIONI ED INTERROGATVI - Poi, c'è il Napoli: senza la sfortunata autorete di Koulibaly a Torino, oggi sarebbero 10 i punti in classifica, ad un tiro di schioppo dall'Inter, avendo già giocato in casa di una diretta rivale. Le lunghezze di distanza dalla vetta sono tre, ma la sensazione che lascia la formazione di Ancelotti dopo la trasferta a Lecce è quella di grande forza. Per un'ora abbondante, il Napoli si è imposto senza soffrire, senza lasciare varchi particolari, con una formazione rivoluzionata, con un turn over in ogni reparto, con due punte pesanti in campo: bisogna affondare in una memoria lontana per trovare una prima linea con le stesse caratteristiche. Qualche sofferenza per una fisiologica folata del Lecce, stoppata da un Llorente che ha avuto un impatto pazzesco su questo Napoli. Fin qui, i punti esclamativi. Ci sono, poi, i punti interrogativi: quello, ormai abituale, è legato alla condizione di Faouzi Ghoulam. L'algerino non è mai tornato ai livelli fisici prima della terribile serie di infortuni che lo ha colpito. L'altro, quello più stringente da affrontare, è legato ad Arek Milik. Il bomber che doveva essere nell'anno della consacrazione, stecca la prima da titolare dopo l'infortunio. L'esplosione di Llorente, l'inizio straordinario di Mertens lo mettono in una condizione di subalternità. Ponendo, dopo un'estate di chiacchiere attorno ad Icardi e Lukaku, altre domande sul suo valore dopo quelle imposte implicitamente da patron De Laurentiis che ha ammesso di aver seguito questi profili.