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    Napolimania: | Mazzarri e l'ottimismo paradosso

    Napolimania: | Mazzarri e l'ottimismo paradosso

    Tra l'autunno dello scorso anno e i primi mesi del 2013 l'addio di Mazzarri al Napoli sembrava praticamente certo. 'Andrà via sicuramente', era la frase che si sentiva più spesso. Sia tra gli adetti ai lavori che tra i normali tifosi e appassionati. Poi, all'improvviso, con la fine dell'inverno è esploso un ottimismo contagioso e dilagante, non suffragato da nessun avvenimento particolare. 'Si va verso il rinnovo', il motto cambiò in modo repentino. Addirittura si aspettava l'annuncio di De Laurentiis. Oggi, invece, la città si risveglia nel panico: 'Mazzarri alla Roma, contatto del Napoli per Di Matteo'. E finisce l'ottimismo: il futuro di Mazzarri torna prepotentemente in discussione, e l'allegria di poche ore prima svanisce nel nulla. Ma perché succede questo?

    Nessuno ha parlato, né il tecnico, né il presidente. È sufficiente che un'emittente che ha molto seguito rispolveri vecchie suggestioni per dettare l'agenda del mercato, e di conseguenza dell'umore dei tifosi. Qualcosa in autunno accadde: Mazzarri aveva parlato di un'ipotesi anno sabbatico. Un po' perché ritiene (o riteneva?) concluso il suo lavoro al Napoli, un po' perché si è stancato di fare i 'miracoli' (come lui dice) senza avere una squadra al top, e anche perché c'era qualche problemino di salute che preoccupava il toscano, poi per fortuna risolto con successo. Il conforto gli ha ridato fiducia nel futuro e forza, e quindi il cauto ottimismo sulla sua conferma ha trovato un piano d'appoggio concreto. Però mai Mazzarri ha cambiato registro: 'Decido a fine stagione'. Come una preghiera il tecnico recita lo stesso copione, senza cambiare neanche l'espressione del suo volto. E quindi come mai tutto questo ottimismo? Difficile da capire, tanto che lo stesso Mazzarri è sembrato infastidito da questo 'vento di rinnovo' che da settimane soffia su Napoli.

    E forse proprio questa freddezza ha indotto qualcuno a tornare su vecchie ipotesi: la Roma, su tutte (ma c'era anche l'Inter, e forse c'è ancora) non sono invenzioni, ma la situazione è rimasta la stessa di sei mesi fa. Non è un errore pensare che l'allenatore aspetta offerte prima di accettare il rinnovo in azzurro: perché Mazzarri aspetta una bella proposta da un club a lui gradito, dove sogna di poter aprire un ciclo e magari arrivare a vincere qualcosa di importante. Ma Mazzarri questa idea non l'ha mai cambiata, neanche quando si parlava a gran voce di prolungamento milionario con De Laurentiis. Quindi il cambio di umore, da ottimisti a pessimisti, non è dovuto a scelte o comportamenti di Mazzarri, né tantomeno del presidente. E la famosa 'rosa' di allenatori che De Laurentiis tiene d'occhio, è rimasta intatta anche nei mesi dove regnava l'allegria: Di Matteo, tra l'altro, è stato un nome che per primo Calciomercato.com ha lanciato, mesi e mesi fa, ormai. Ora non resta che aspettare e capire come andrà a finire, in attesa che un'altra ventata di buon umore possa spazzare via le perplessità sul futuro del tecnico partenopeo.

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