L'urna di Nyon regala un bel Napoli-Chelsea per gli ottavi di finale di Champions League. Come è andata? Non proprio bene, ma neanche malissimo. In una scala di valori i Blues venivano giusto dietro Barcellona e Real Madrid. Putroppo gli altri inglesi dell'Arsenal si sarebbero fatti preferire, ma il Napoli ha evitato le due spagnole: due squadre troppo forti e obiettivamente quasi imbattibili.

Diverso il discorso del Chelsea, che resta una grande squadra, ma non lo squadrone di tre-quattro anni fa. La compagine londinese è una squadra un po' in là con gli anni, che stenta a trovare il Lampard dei tempi belli, e solo di recente ha rispolverato un certo Drogba. Una delle 'stelle' dei Blues, Torres, è in realtà sul mercato. Quindi questo Chelsea, anche a causa di una discussa direzione tecnica, non è certo una formazione in grado di far tremare le gambe.

Però gli inglesi hanno esperienza, cattiveria agonistica, e soprattutto giocheranno il match di ritorno in casa. E c'è un'altra insidia da non sottovalutare: il mercato. Se, come sembra, gli inglesi si rinforzeranno a gennaio grazie alle risorse quasi illimitate di Abramovich, il Napoli potrebbe trovarsi dinanzi una squadra più forte di quella attuale. E attenzione, non si pensi che il Chelsea sia in crisi: gli inglesi hanno vinto il proprio girone di Champions e sono quarti in campionato. Proprio domenica scorsa hanno battuto il Manchester City in rimonta,

In Inghilterra qualcuno già favoleggia di un Abramovich pronto a divertirsi portando via al Napoli un pezzo pregiato per un clamoroso scambio di casacca in ottica Champions. Al di là di queste fantasie, il Napoli deve fare ciò che De Laurentiis ha promesso: si punta alla Champions? Bene, i quarti non sembrano impossibili, quindi si rinforzi la squadra con tre elementi di spassore e si risponda al richiamo di Londra nel migliore dei modi: se si riuscisse nell'impresa il tabellone potrebbe regalare un inaspettato quarto 'agevole' e spianare, chissà, la strada per le semifinali...