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Napolimania: più forti della Juve, la rivoluzione passa dall'Olimpico
PIU' FORTE DELLA JUVE - Nelle interviste che stanno rilasciando negli ultimi giorni i calciatori del Napoli, il refrain è sempre uguale: “lo scudetto sarebbe un sogno ed è il nostro obiettivo, siamo rimasti per vincerlo. La Juventus resta la favorita perché ha mentalità e tanti soldi per gli investimenti”. È giusto che i tesserati partenopei parlino così, che sentano dentro lo spirito di dover compiere un'impresa. Con il Golia da battere con i mezzi di Davide: quel Golia è una Juventus che con sei vittorie ed un pareggio non da la sensazione di aver mollato. Ma, anche nella percezione generale, qualcosa sta cambiando. “Il Napoli? Giocano come pochi al mondo, anche se non sono imbattibili. Oggi per me è più forte della Juve, almeno per il gioco che fanno”. Così si è espresso Diego Perotti alla vigilia: in un mondo come quello del calcio dove si va per luoghi comuni peggio che in politica, dire che il Napoli è più forte della Juve ha un sapore quasi rivoluzionario.
LA RIVOLUZIONE CULTURALE - Scalzare dalla vetta definitivamente chi sta lì da sei anni è rivoluzionario, forse lo è di più cambiare la propria mentalità. De Laurentiis, a Firenze nei giorni scorsi, ha parlato di ciclo vincente, non di un solo scudetto da conquistare. Oggi Dries Mertens spiegava come il gruppo si sente più vicino alla Juve anche nella mentalità. Anche la città è cambiata, Napoli è una metropoli che ama il calcio e lo vive con passione. Ma, con la maturità giusta che infonde lo spirito giusto a squadra e società. Una vera rivoluzione culturale, quella che serve per continuare ad esser belli, ma diventare anche vincenti.