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    A Parigi la svolta: il Napoli vale le big d'Europa ed è merito di Ancelotti

    A Parigi la svolta: il Napoli vale le big d'Europa ed è merito di Ancelotti

    • Marco Giordano
    Una notte come quella appena andata in archivio a Parigi può rappresentare una svolta: perché ti cambiano dimensione e connotati, ti regalano l'upgrade necessario per dimostrare che al tavolo delle grandi puoi iniziare a sedere anche tu. Il gol nel finale di Di Maria non cambia di una virgola la grande gara del Napoli, non ne sminuisce portata e le rinnovate ambizioni. Quello che ha dimostrato lo stadio del Parco dei Principi è molto semplice: in poco più di 100 giorni Ancelotti si è preso tutto il meglio dell'impostazione sarriana, della crescita dei singoli del triennio sarriano e lo ha arricchito con il suo plus. Sta trasformando il Napoli in una macchina che costruisce calcio e che sa anche gestirlo. Se fino alla scorsa stagione, il Napoli al cospetto delle grandi d'Europa, manteneva standard elevati per 35 minuti, oggi riesce a tenere botta con serenità, ad imporsi per 60 minuti e soffrirne per 30, con un costrutto difensivo solido e che ha ancora margini di miglioramento.

    CARLO IL VINCITORE. A Parigi, Carlo Ancelotti è uscito rimpianto dai suoi ex sostenitori ed acclamato dagli attuali. Sta portando il Napoli ad un livello sempre più alto, sta sorprendendo anche lo stesso De Laurentiis che l'ha voluto fortemente per se quando sembrava che la sua parabola stesse diventando discendente. La notte francese è il simbolo di un Ancelotti che ha ancora tantissimo da dare al calcio europeo e non solo italiano. La geometria, solo apparentemente semplice, con la quale gioca il suo Napoli deve essere motivo di studio. Un tessuto armonico dove il tecnico fa trovare spazio a tanti interpreti, esaltandone le caratteristiche di ognuno di essi. Da Insigne a Maksimovic, passando per Callejon e Fabian. Colonne del Napoli e nuovi innesti hanno trovato una fisionomia che genera sicurezza. Questo Napoli è pronto a non sbandare: questo non significa che non ci saranno altre sconfitte. Questo significa aver trovato già un'anima: operazione che spesso nel calcio richiede mesi o stagioni.

    DALL'INFERNO AL (POSSIBILE) PARADISO. Dopo il pareggio esterno, se il Napoli sarà in grado di battere il Psg a domicilio, allora sarà agli ottavi, perché basterà superare in casa la Stella Rossa per l'aritmetica. Dal girone infernale si passerebbe, dopo 4 giornate, ad un paradiso inatteso e che rappresenterebbe la vittoria immediata dell'internazionalizzazione voluta da De Laurentiis con l'ingaggio di Ancelotti in un lasso di tempo assolutamente non ipotizzabile fino a qualche settimana fa.

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