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A Parigi la svolta: il Napoli vale le big d'Europa ed è merito di Ancelotti
CARLO IL VINCITORE. A Parigi, Carlo Ancelotti è uscito rimpianto dai suoi ex sostenitori ed acclamato dagli attuali. Sta portando il Napoli ad un livello sempre più alto, sta sorprendendo anche lo stesso De Laurentiis che l'ha voluto fortemente per se quando sembrava che la sua parabola stesse diventando discendente. La notte francese è il simbolo di un Ancelotti che ha ancora tantissimo da dare al calcio europeo e non solo italiano. La geometria, solo apparentemente semplice, con la quale gioca il suo Napoli deve essere motivo di studio. Un tessuto armonico dove il tecnico fa trovare spazio a tanti interpreti, esaltandone le caratteristiche di ognuno di essi. Da Insigne a Maksimovic, passando per Callejon e Fabian. Colonne del Napoli e nuovi innesti hanno trovato una fisionomia che genera sicurezza. Questo Napoli è pronto a non sbandare: questo non significa che non ci saranno altre sconfitte. Questo significa aver trovato già un'anima: operazione che spesso nel calcio richiede mesi o stagioni.
DALL'INFERNO AL (POSSIBILE) PARADISO. Dopo il pareggio esterno, se il Napoli sarà in grado di battere il Psg a domicilio, allora sarà agli ottavi, perché basterà superare in casa la Stella Rossa per l'aritmetica. Dal girone infernale si passerebbe, dopo 4 giornate, ad un paradiso inatteso e che rappresenterebbe la vittoria immediata dell'internazionalizzazione voluta da De Laurentiis con l'ingaggio di Ancelotti in un lasso di tempo assolutamente non ipotizzabile fino a qualche settimana fa.