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Napolimania: la lite sul treno, la scelta del ritiro: è finita tra De Laureniis e Spalletti! Ma prima conta la Champions
Non ha lanciato strali don Aurelio, è rimasto al suo posto. Certo, suo figlio Edoardo (vicepresidente) ha avuto da ridire con il tecnico toscano in treno ma sono cose che capitano nel calcio. Il rampollo di casa De Laurentiis non ha gradito ciò che è successo al Castellani e si è fatto trascinare dall'impeto dicendo cose che all'allenatore di Certaldo non sono proprio andate giù. Sta di fatto che il futuro di Spallettone in riva al Golfo è sempre più in bilico. Anche i giornali amici del club parlano di altri nomi per la prossima stagione. Italiano, De Zerbi e pure qualche straniero. Ma tutti dimenticano che il campionato non è ancora finito. C'è da conquistare almeno la quarta posizione. E certi discorsi sarebbe meglio rinviarli tra un mese. Anche perché si farebbe il gioco degli avversari. Già gli haters del Sud hanno goduto che il Napoli sia uscito dalla lotta scudetto. Figurarsi se si perdesse anche il pass per l'Europa che conta. Ciò che fa essere un po' ottimisti è il fatto che la Juventus non avrà problemi. Anche perché più giù ci sono Roma, Lazio e Fiorentina che non devono essere spinte.
L'anno scorso, invece, la Signora arrancava ed ecco che ci furono dei risultati positivi fondamentali per poter evitare il crac senza la Champions. Per amor del cielo, il Napoli fece harakiri in casa con il Verona ma le sfide con Sassuolo e Cagliari gridano ancora vendetta. Ma lasciamo perdere. La lady bianconera sta con la mente tranquilla e per Allegri c'è anche la possibilità di non chiudere l'anno calcistico con zero tituli. C'è una bella finale di Coppa Italia salva-stagione...
Parlando dei problemi del Napoli, da oggi comincia il ritiro. O cene di gruppo così come ha voluto far sapere la società attraverso un comunicato. Detto in soldoni si va in ritiro. Che ricorda quello di due anni e mezzo fa quando, però, ci fu l'ammutinamento che costò caro ad Ancelotti. Insigne e Mertens hanno provato a far cambiare idea a Spalletti ma niente da fare. Si va in castigo perché a prescindere da tutto conta la Champions. Tutto il resto è noia.