Napolimania: Koulibaly adieu? No problem, c'è già il suo erede
“Maksimovic ha anticipato l’esordio di tre giorni, ha fatto una buona partita, ha dimostrato subito che la perseveranza di Giuntoli nel volerlo a tutti i costi era la scelta giusta”. Così Sarri dopo Napoli Benfica. L’infortunio di Albiol ha dunque anticipato il ragionamento e le idee del tecnico che già prevedeva di lanciare il centrale serbo dal primo minuto nell’ultima gara di campionato, prima della sosta. E l’ottima prestazione fornita al San Paolo non ha fatto altro che confermare la bontà di una scelta adesso obbligata. Si cambia per la prima volta, in una zona di campo fino ad oggi nemmeno sfiorata dal turnover. Sempre presente la coppia composta da Albiol e Koulibaly, entrambi protagonisti di un buon inizio di stagione, nonostante le tante voci che li volevano lontano da Napoli. Dall’addio ai rinnovi milionari, arrivati dopo le frizioni estive, soprattutto con l’agente del difensore senegalese. E’ arrivato poi il lieto fine, in leggero ritardo rispetto alle previsioni ma accolto con il sorriso da Sarri, felice di poter puntare sul tandem che tanto bene si è comportato nella passata stagione. Riconfermati e titolari, senza concorrenza, in barba ai milioni investiti dalla società per rinforzare l’intero reparto.
Gli infortuni di Chiriches e Tonelli (unito all’arrivo “tardivo” di Maksimovic) hanno di fatto annullato, in questa prima fase, la possibilità di ricorrere ad un moderato turn over. L’apprendistato è finito e adesso Maksimovic è pronto a ripagare sul campo lo sforzo economico compiuto dalla società che ha fatto di tutto per portarlo a Napoli, nonostante l’ostracismo e la resistenza di Urbano Cairo, presidente del Torino, che in più di una circostanza ha rischiato di far naufragare una trattativa fiume. Col Benfica un primo assaggio, a Bergamo la prova del nove, su un terreno ostico: ora Maksimovic è atteso da altre conferme, in attesa – forse – di diventare lui l'erede di Koulibaly dalla prossima stagione.