Napolimania: Klopp mente, ma questo Napoli fa paura
Marco Giordano
Una performance fantastica, da grande squadra europea, da realtà che può affrontare la Champions da outsider di lusso. Questo è stato il Napoli visto contro il Liverpool, questa è la dimensione nella quale è entrata la squadra di Ancelotti questa sera, questa la gara giocata contro i campioni d'Europa. Il Napoli ha concesso, subito, sofferto: ma, al cospetto di una rosa incredibile, ha attaccato, pressato, spinto, creato. Ed ha vinto questo Napoli, un Napoli diverso dalla squadra che ha battuto lo scorso il Liverpool, che ha sconfitto un Liverpool diverso, a sua volta, rispetto a quello dello scorso anno. È stata la vittoria della consapevolezza: il Napoli vince se aggredisce, se attacca, se gioca nello stretto, sul corto, ma anche trovando la verticalizzazione sfruttando le nuovi armi a disposizione. Gli errori, a ritmi così alti, sono quasi normali, un solo gol in una partita del genere è il frutto del caso, tante le occasioni che si sono viste. Questo Napoli-Liverpol è ben lontano da Inter-Slavia Praga, è ben lontano da Fiorentina-Juventus, con o senza alibi. LA SCOMMESSA DI CARLO - Al netto delle polemiche fatte contro la decisione di assegnare il rigore, Klopp ha anche destabilizzato, spiegando con volto serio, come il Napoli sia, dal suo punto di vista, una delle candidate a vincere la Champions. Ancelotti ha sorriso, ha alzato il sopracciglio ed ha ringraziato. Don Carlo è ben consapevole che la Champions è obiettivo lontano con questo Napoli, che anche un grande piano tattico potrebbe non bastare. Il tecnico, però, sta vincendo la sua scommessa: traghettare il Napoli verso il futuro, in un'evoluzione difficile, ma che si sta completando nel mix di calciatori di valore arrivati e principi tattici interiorizzati sempre più. Un nuovo Napoli bello e vincente, un nuovo Napoli meno ortodosso e più consapevole della forza dei singoli e del gruppo. Un nuovo Napoli che non punta a vincere la Champions, ma che fa paura, anche ai giganti del Liverpool.