Getty Images
Napolimania: Juve ancora più forte, a gennaio serve un mercato da scudetto
DIFFICILE DA DIGERIRE. Quello che vien fuori dalla gara di ieri del San Paolo è un verdetto difficile da digerire. La Juventus è ancora la squadra più forte, nonostante i complimenti che tutto il mondo calcistico ha riservato a Sarri e al suo Napoli. Ha ragione Spalletti quando dice che la verità è semplice: pur giocando sempre anche in Europa, la Juventus continua a vincere ed è la mentalità a fare la differenza. Anche perché sacrificare Dybala in marcatura su Jorginho per 95 lunghissimi minuti, saper ripartire ed avere anche dopo il gol le occasioni più pericolose sono fattori che si traducono in quel qualcosa che resta difficile da digerire, ma che è anche della storia che si fa sentire.
TRA PRESENTE E FUTURO - Se la Juventus resta la più forte, non è affatto detto che debba essere, di conseguenza, la squadra che ha già vinto. Anzi: il Napoli resta davanti, il Napoli resta anche la squadra che ha i margini più ampi di miglioramento. Perché la brillantezza tornerà ad albergare nelle gambe di Insigne, Mertens e Callejon. Hamsik troverà, in qualsiasi forma, quel benedetto gol che lo sbloccherà consentendogli di raggiungere il record di Maradona. Poi, dovranno pensare De Laurentiis e Giuntoli: perché bisogna allungare il Napoli. Autocitarsi è stucchevole esercizio retorico, ma giova ricordare che proprio in questi editoriali, il primo settembre scorso si analizzò un mercato dal quale era lecito aspettarsi di più. Giuntoli ci sta lavorando, De Laurentiis ha il dovere di investire per non portarsi sulla coscienza l'ennesima occasione sprecata per vincere lo scudetto. Ma, anche Sarri deve cambiare atteggiamento: il mercato deve essere materia di suo interesse: faccia i nomi, anche pubblicamente, dica cosa serva, diventi più gestore e comunicatore. Le altre due qualità, oltre a quelle legate all'allenamento, che deve avere un tecnico da scudetto.