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Napolimania. Juve chiama, Napoli risponde: la capolista non sente pressioni
La squadra di Sarri, però, ci mette quattro minuti a ribaltare tutto: merito di una mentalità solida, di un pubblico incredibile e di un gruppo di giocatori che davvero ha la testa sgombra. Bravo l’allenatore a non caricare il Napoli di pressioni. Quelle che ci sono (perché non mancano) Sarri le ha fatto diventare positive. Una piccola alchimia, semplice ma funzionale. Ma il Napoli ha anche un attacco incredibile, sicuramente il migliore della Serie A. Bastano i colpi di Higuaìn e Insigne, i nuovi gemelli del gol del calcio italiano, per stendere subito gli ospiti e mettere la partita in discesa. È stato Insigne il mattatore della partita: suo il tocco che ha messo sulla testa di Higuaìn il gol del pareggio. E sua la stupenda pennellata su punizione che ha battuto il pur ottimi Skorupski, che su Higuaìn aveva fatto una parata spettacolare.
Un attacco che manda in tilt gli avversari, tanto da costringere Camporese all’autorete su incursione di Callejon: così il secondo tempo finisce ancora prima di cominciare, col Napoli che segna anche il quarto e il quinto gol (entrambi con Callejon) e archivia la pratica: stesa una delle migliori squadre del campionato dal punto di vista del gioco ed ennesima cinquina di una stagione eccezionale. Il Napoli ha già segnato 50 reti in campionato (sono 75 in stagione) e manda in gol praticamente tutti gli attaccanti che ha a disposizione. Solo chi non gioca, quando non gioca, non segna.