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    Napolimania: Inter, Milan, Atalanta, ma che freddo fa? La Juve vince con un tiro in porta, ma non durerà

    Napolimania: Inter, Milan, Atalanta, ma che freddo fa? La Juve vince con un tiro in porta, ma non durerà

    • Salvatore Caiazza
    Ma che freddo fa, ma che freddo fa. Le temperature non si sono solo abbassate a livello meteo in Italia ma anche in Serie A si è registrato un calo incredibile nei confronti del Napoli. Si passa dal -6 del Milan, al -11 dell'Inter passando per il costante -10 della Juventus assieme alla Roma fino ad arrivare al -8 dell'Atalanta e della Lazio. Scappano gli azzurri. E lo fanno in una giornata, la tredicesima, dove tutti facevano il tifo per la Dea di Gasperini affinché riuscisse a fermare la capolista. In tanti avevano goduto per l'inutile sconfitta in casa del Liverpool in Champions. «È cominciato il declino dei partenopei», si vantavano i sapientoni. Dimenticando, però, che per 85 minuti i Reds avevano avuto timore degli avversari. E solo nel finale avevano segnato due gol che non hanno portato frutti. Erano sicuri tutti che al Gewiss Stadium ci sarebbe stata la disfatta. Anche perché le “secce” avevano colpito Kvara. L'uomo in più di Spalletti si era fermato per una lombalgia acuta. Detta in soldoni, un mal di schiena che può capitare a chiunque.

    Niente da fare. Anche a Bergamo, dove ci sono stati i soliti cori beceri nei confronti dei napoletani (puniti con 25mila euro di multa), ha comandato il Napoli. Eppure l'inizio non era stato dei migliori. Un calcio di rigore concesso da Mariani di Aprilia su suggerimento del Var sembrava l'inizio della fine di Di Lorenzo e compagni. Ma nessuno aveva fatto i conti con Osimhen. Che colpevole del tocco di mano nella propria area, si è scatenato e ha prima segnato il pareggio e poi permesso ad Elmas, sostituto di Kvara, di mettere la freccia per il sorpasso. L'ennesimo. Anche Gasperini si è aggiunto al coro: «Non meritavamo di perdere». È in buona compagnia visto che la stessa frase l'avevano detta Sarri, Pioli, Mourinho per citare gli allenatori degli scontri diretti. A proposito. Questo Napoli, dunque, non batte solo le provinciali. Ma anche le big. E chi glielo dice adesso a quelli che aspettavano questi match per vedere la caduta degli dei che la storia del torneo non è cambiata? Ci sono sempre gli azzurri al comando. E meritatamente. È la squadra che con il gioco ha portato a casa la nona vittoria consecutiva in Serie A, l'undicesima totale su tredici incontri. Certo, il campionato è ancora lungo. Altre due partite e poi si chiude il primo ciclo per la pausa Mondiale. Se contro Empoli ed Udinese il Napoli fa en plein poi tocca alle altre rispondere per le rime. Altrimenti il gap aumenta e dovremo vivere due mesi a sentire sempre le stesse cose. Che gli scudetti si assegnano a maggio, che nulla ancora è scritto, blablabla.

    Intanto bisogna fare i complimenti alla Juventus. Che ha battuto 2-0 l'Inter con un solo tiro in porta. Ma meglio così. Ogni tanto le inseguitrici si devono fare male da sole. Altrimenti che sfizio c'è. Bisogna pur fare campare i titolisti che si scatenano sulla rinascita di questa o quella big. Che puntualmente, però, si ferma al turno successivo. Ma fa parte del gioco. Intanto indossate cappotto e sciarpe perché fa freddo in Serie A...    

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