Bocciato, o quasi, il turn over in difesa modello Argentina. Promosso, invece, quello 'expert' con Britos e Grava. In estrema sintesi è questo il concetto che si ricava analizzando alla lente d'ingrandimento i cambi che Mazzarri ha adoperato nel reparto di difesa in campionato. Nove partite senza i tre 'titolarissimi' Campagnaro, Cannavaro e Aronica. Solo dieci punti arrivati, con un miglioramento nelle ultime gare. A parte gli zero gol subiti, nelle tre partite più recenti, il Napoli ha ottenuto un pareggio e una vittoria. Importante l'ingresso di Britos, col quale il Napoli ha perso col Genoa in trasferta, poi un pareggio e una vittoria. Quella di lunedì col Chievo.

Mazzarri aveva cominciato a lavorare su Fernandez e Fideleff: con i due argentini schierati titolari dal primo minuto sono arrivati i tre punti soltanto con il Lecce. Poi una sfilza di partite negative: sconfitte e pareggi. Alcuni errori, come quello del biondo difensore col Chievo all'andata, sono entrati nella storia di questo campionato. Del resto il Napoli senza i 'titolarissimi' in difesa ha vinto soltanto due volte, in casa: col Lecce (4-2) e col Chievo appena due giorni fa. Se crescita c'è stata, è stata lenta e graduale.

Sembra un dato insignificante, ma il rientro di Britos come detto è stato fondamentale: l'uruguaiano, a parte il gol che ha aperto le marcature col Chievo, ha dato risorse alla difesa. E soprattutto ha permesso ad Aronica di giocare anche al centro, al posto di Cannavaro. Non a caso il siciliano è il più presente dal primo minuto, anche quando Mazzarri ha cambiato la difesa. Importante anche l'inserimento di Grava. Chissà, forse se Mazzarri avesse anticipato il suo inserimento...

Sta di fatto che tra titolari e 'riserve' il Napoli non prende più gol da tre partite, e finalmente la difesa sembra ora un reparto solido, anche senza i tre titolarissimi. Il vero jolly della difesa, del resto, è lui: Totò Aronica. Con cinque presenze anche senza i titolari supera di poco Cannavaro. Lui, Britos e Grava possono essere da guida per Fernandez e Fideleff, giovani e forse ancora in cerca d'identità...