Napolimania: il vero rinforzo è la 'cantera'
A Dimaro c'è un cantiere aperto. Si lavora, si provano nuove soluzioni. Si sperimenta. Mazzarri non è un allenatore a cui piace trovare sempre nuove idee, ma anche lui sa quali sono i tempi e i modi giusti per battere qualche strada inedita. Aurelio De Laurentiis, si sa, ha un chiodo fisso: i giovani. E la sua idea, che piaccia o meno, è quella giusta. Prendere dei ragazzi, farli crescere fino a farli diventare dei giocatori importanti, con dei valori umani e professionali esemplari. E' questa la linea che il Napoli persegue, e che il presidente cerca di far conciliare con le esigenze tecniche (e di risultati) che la piazza richiede. Ma questo è il periodo in cui le pressioni della stagione sono ancora relativamente lontane. Ecco perché è possibile lavorare e far lavorare i giovani con calma, provando a integrarli nel gruppo della prima squadra.
Come sempre, anche quest'anno Mazzarri ha portato in Trentino alcuni ragazzi da valutare: quattro sono dei Primavera, due invece sono giocatori rientrati dalle comproprietà che sono destinati a trovare un'altra sistemazione. Con la prima squadra lavorano il portiere Crispino, i centrocampisti Fornito e Celiento, e l'attaccante Novothny. Tutti reduci dalla buona stagione con la Primavera di Sormani. Ad essi si sono sono aggiunti l'esterno Bariti e l'attaccante Dumitru, entrambi reduci da due stagioni in comproprietà. Altro giovane che va inserito in questo gruppetto è il centrocampista Dezi, fuoriquota per la Primavera, che è entrato nel gruppo della prima squadra ma lascerà il Vesuvio per andare a giocare in prestito in Serie B o Lega Pro. Perché Mazzarri ha scelto questi giovani con cui lavorare?
Innanzitutto c'è la volontà di inserire qualcuno di questi (probabilmente due o tre elementi) nel gruppo della prima squadra e farli lavorare aggregati per tutta la stagione. Un po' come hanno fatto lo stesso Dezi e Ammendola nella scorsa annata. Ma soprattutto l'allenatore del Napoli sta lavorando al nuovo modulo base del Napoli, il 3-5-1-1, e ha voglia di provare qualche giovane con la speranza di potersi ritrovare un'alternativa valida da tenere presente durante la stagione. Ecco perché c'è abbondanza di centrocampisti. Il nuovo schema prevede un attaccante in meno e un mediano in più: Celiento e Fornito possono contribuire alla causa, tenendo presente che il primo è il classico difensore tuttofare, mentre il secondo è un centrocampista puro.
Ma c'è qualcosa di interessante anche sulla fascia, perché Bariti si muove bene a sinistra, anche se è un esterno con caratteristiche piuttosto offensive, la classica mezz'ala. Il vero osservato speciale, poi, è Novothny. L'attaccante ungherese, che ha fatto molto bene nei sei mesi di esperienza con la Primavera ed è stato riscattato dal Napoli, è a detta di chi lo conosce un attaccante di grande prospettiva: ad oggi lui è l'unica prima punta con caratteristiche di ariete che Mazzarri ha a disposizione. Ecco perché l'allenatore toscano lo proverà: potrebbe tornare utile durante la stagione. Situazioni diverse per Dumitru e Dezi, giovani che Mazzarri ormai conosce bene e che sono destinati a cambiare squadra. Di sicuro, però, il tecnico partenopeo ne apprezzerà i miglioramenti, soprattutto per quel che riguarda la situazione di Dumitru, ancora promessa non mantenuta nonostante il terzo anno in azzurro.