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    Napolimania:| Il prezzo della pace

    Napolimania:| Il prezzo della pace

    Chiunque al posto di Walter Mazzarri avrebbe scelto di rimanere sulla panchina del Napoli. Il tecnico, alla luce delle recenti frizioni con il presidente, piuttosto che 'piegarsi' e 'chinarsi', abbia chiesto e ottenuto delle garanzie. Quindi, prima di tutto un attaccante che possa aiutare Cavani ad aumentare ulteriormente il suo numero di gol segnati. Al di là dell'aspetto tecnico, fondamentale, c'è il timore che questa tra De Laurentiis e Mazzarri sia una tregua armata. Purtroppo non si può escludere che al primo, eventuale passo falso, la tensione possa esplodere di nuovo.

    Basterà la garanzia che Mazzarri non deve confermare il terzo posto di quest'anno? Intanto, Mazzarri stringe la mano e stila la sua lista della spesa: serve un uomo d'urto e in ogni caso deve essere un calciatore di pari valore rispetto a quelli che andrebbe a sostituire nel momento della necessità, perché i primi sono già di grandissimo livello. Il presidente De Laurentiis deve capire che ora è arrivato il momento in cui bisogna tirar fuori un po' di soldi, e deve comprare calciatori di esperienza.

    Ciò non vuol dire calciatori 'vecchi', ma gente anche piuttosto giovane e che abbia alle spalle un background internazionale. David Trezeguet, ad esempio, ha qualità e caratteristiche giuste per essere un calciatore da Napoli. L'unico problema è rappresentato dall'età, ma fino ad un certo punto se è integro fisicamente. Al patron non piacciono i giocatori over 30, o meglio non ne va entusiasta. Trezeguet, inoltre, porterebbe il peso dei suoi 'pesanti' diritti da gestire. A questo punto il Napoli dovrebbe prendere calciatori che abbiano 25 o 26 anni, ma con un bel po' di gare giocate sul proscenio europeo.

    Però, mercato a parte, il buon esito della prossima stagione dipenderà molto dalla qualità del rapporto tra il presidente e l'allenatore. Questo è fondamentale, perché i calciatori percepiscono quando l'intesa tra i vertici cambia, e poi è evidente che i calciatori del Napoli siano tutti felici che Mazzarri continui ad allenarli. L'intera squadra voleva questo, e seppure tra De Laurentiis e Mazzarri fosse stata siglata una pace di facciata, questa sarebbe funzionale comunque ad un progetto che sta dimostrando di essere vincente. E deve continuare ad esserlo, anche nell'Europa che conta.

    A tal proposito è chiaro il progetto del Napoli, laddove va potenziata la linea mediana. Inler è l'uomo del momento, ormai acquisto in pectore e quindi  prossimo a vestire la maglia azzurra, ma ci vorrà anche un altro centrocampista importante, dello stesso valore dello svizzero. I nomi sono tanti, ma è ovvio che al Napoli servirà un bravo. Comprare giocatori di grande spessore aiuterà il Napoli a crescere. Quindi, se De Laurentiis prendesse uno del calibro di Alexis Sanchez e lasciasse andare via ad esempio Hamsik, la squadra non si andrebbe ad indebolire.

    A Mazzarri poi il compito di trovare gli equilibri, ma anzi, se si realizzasse questo scambio, significherebbe dare continuità al fair play finanziario. I calciatori vanno sempre venduti quando il loro prezzo è alto. Oppure, uno come Vucinic: ai tifosi piacerebbe molto vederlo in una piazza come quella di Napoli. Il braccio di ferro Mazzarri-De Laurentiis, poi chiusosi felicemente, ha dimostrato che, intemperanze a parte, il club è in in mani sicure. Senza trascurare il ruolo, fondamentale, del ds: perché Riccardo Bigon è bravissimo, è un attento osservatore, sa lavorare, sa comprare e vendere giocatori.

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