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    Napolimania: Gattuso batte la Samp, Ranieri batte la Juve e la sua 'brutalità'

    Napolimania: Gattuso batte la Samp, Ranieri batte la Juve e la sua 'brutalità'

    • Marco Giordano
    È più bello quando vinci pulito, senza polemiche, soffrendo, meritando, consapevole di poter migliorare, di poter crescere, di poter dare ancora tanto a questo campionato. Tre vittorie consecutive, semifinale di Coppa Italia raggiunta e sesto posto a due punti, quarto posto a nove lunghezze. Il mese di febbraio si apre nel modo migliore per il Napoli, inizia una nuova stagione con ancora tre obiettivi per i quali lottare, con Gattuso che ora, obiettivamente, può sentire davvero sua la squadra. Il Napoli è tornato a far girare velocemente il possesso, la Samp nella prima mezz'ora non era capace di leggere il Napoli, con l'uscita palla rapida e pulita, anche quando Ranieri sposta Ramirez su Lobotka. Questo è il Napoli che vuole Gattuso, questo è il Napoli che prova ad alzare il baricentro, questo è il Napoli che per 35 minuti non sbaglia una copertura preventiva, che può recuperare, con le dovute difficoltà, anche i nove punti che la separano dalla zona Champions.

    LE DIFFICOLTÀ. Una squadra non può giocare senza soffrire per 90 minuti, esistono anche gli avversari e chi ti affronta, come nel caso della Samp, ha qualità e ti può creare problemi. Le difficoltà, però, non devono farti soffrire come ha sofferto il Napoli per una mezz'ora abbondante, non bisogna perdere serenità in modo così importante nel fraseggio, non bisogna avere la frenesia di spazzare l'area che ti fa avere il piede troppo rigido o troppo morbido, non bisogna cercare l'intervento a tutti i costi, ma avere la lucidità di saper accompagnare, anche nelle soluzioni che sono più leggibili. Come ha spiegato Riccio in conferenza, il secondo di Gattuso che per motivi familiari ha deciso di non parlare, il Napoli ha perso equilibrio: tener botta, mantenendo il possesso, facendo passare la sfuriata avversaria. Questi i punti toccati da Riccio che non può non tornare anche sul ritorno degli infortunati, su una rosa molto più allargata.

    CHAPEAU A RANIERI. "Cori? Mi dispiace, ho tanti amici a Napoli e ho tanti amici. Chiedo scusa io per i tifosi che erano arrabbiati per le decisioni dell'arbitro": in una settimana dove la brutalità juventina continua ad imperare, dove Commisso ha scagliato accuse difficili da digerire per tutto il calcio italiano, le parole di Ranieri contro i cori sul Vesuvio e sui napoletani elevati da una parte del Ferraris non possono che meritare un plauso straordinario, che rappresentare una parola di speranza ed anche un monito per tutti quegli altri tecnici che fanno finta di non sentire, come spesso è già accaduto.

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