Napolimania: il ciuccio è ferito ma non morto. Tifosi interisti sfigati, ancora 'lavali col fuoco?'. Juve, aiutini dall'alto
Salvatore Caiazza
Finalmente il Napoli ha perso... Ci siamo tolti un bel pensiero. E nella stessa partita del Meazza abbiamo eliminato per un mese Victor Osimhen, l'attaccante più pericoloso di Luciano Spalletti. Adesso siamo tutti più contenti. C'è l'Inter che avanza come da copione e i titoloni si sono sprecati. La Juventus sta risalendo la china grazie ai soliti rigori ed entro Natale si rimetteranno le cose a posto così nessuno più avrà da borbottare. Le novità non piacciono al calcio italiano. Bisogna seguire sempre gli stessi standard altrimenti la critica non è contenta. Certo è che se quel fortunato di Handanovic non avesse alzato il pallone sopra la traversa colpito da Mario Rui a quest'ora si starebbe parlando di altro. E chi li sentiva a quelli che dovevano magnificare i campioni d'Italia. Simone Inzaghi ha affermato di aver vinto meritatamente, a Spallettone la sconfitta non interessa perché conta l'atteggiamento. Sta di fatto che bisogna cominciare ad usare tutti i talismani a disposizione affinché i malocchi vadano retro. Sì perché non bastava il Covid per Politano ci voleva anche il ko di Osimhen dopo lo scontro con Skriniar. Un doppio colpo per il Napoli nel mese che più conta nel girone d'andata. La speranza adesso è che Mertens possa essere quello che ha segnato lo splendido gol del 2-3 facendo venire i brividi agli interisti e a tutti gli antinapoletani. Quest'ultimi ne sono tanti. Dagli spalti di San Siro hanno cantato nuovamente “Vesuvio lavali col fuoco”.Ancora?. Ancora?. E su andiamo. Ma non imparate mai? Poi siete i primi a scegliere come luogo di vacanza Capri, Sorrento, Positano. L'intervista di Koulibaly rilasciata alla bella Diletta Leotta non è servita a niente a quanto pare. Le gradinate degli stadi diventano il luogo ideale per far sfogare un po' di sfigati che poi tornano a casa e non sanno cosa fare. Tornando (finalmente) a parlare di calcio si può dire che il “ciuccio è ferito ma non è morto”. Al di là di tutto il Napoli la sua partita a Milano l'ha fatta. Gli episodi l'hanno condannato ma c'è la consapevolezza di poter ritornare ad essere subito protagonisti. Certo, la trasferta in una Russia piena di Covid non è il massimo ma bisogna rispettare l'Europa League prima di ospitare domenica prossima al Maradona il vecchio maestro Sarri. Torna a casa il Comandante con una Lazio che ritrova Immobile dopo il ko con la Juventus. Anche senza Ciro i capitolini avevano chiuso la Signora nella propria area di rigore ma poi sono arrivati i rigorini dall'alto e tutto è stato messo a posto. Viva Allegri e i suoi ragazzi. Il calcio sporco ha prevalso sullo spettacolo. Ma se è questo che piace va bene così. Che ci frega se poi questo campionato non fa gola a nessuno. Il motto è: “vincere prima di tutto e in tutti i modi”. Max lo sa dai tempi dei record e se ne sta rendendo conto anche adesso che viene “spinto” ogni tanto. Ma fa parte del gioco. Di un gioco che ha goduto nel vedere perdere il Napoli... Guarda la Serie A TIM su DAZN. Attiva ora