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Napolimania: la Serie A è finita, non ha senso proseguire. Chiedere a Calvarese
L'ALTRO CAMPIONATO. Le parole di quella fan della Juve mi fecero sperare in un altro mondo possibile, almeno nel calcio. Avviciniamoci, prendiamoci anche in giro, ma superiamo gli striscioni su Superga o quelli che sono stati considerati furti su un terreno di gioco. Non è andata così, perché la Juventus oggi ha vinto grazie all'arbitro: e chi dice il contrario è in malafede. In mala fede non sarà Calvarese, voglio sperare e credere che sia così. Voglio sperare e credere che non sia Valeri che era al VAR in malafede (la teoria della valutazione della spinta è veramente poco credibile). Quel rigore, però, che ha regalato il pareggio non poteva esser fischiato. Almeno, doveva esser visto. Perché non è accaduto, perché ogni dannato campionato deve esser macchiato. Il quadro è troppo chiaro: pareggi col Genoa, stai perdendo con l'Empoli, gli dei traballano ed ecco il rigore. Uno spettacolo che l'arrivo di CR7 non merita, che la forza della Juventus non merita, che il tifoso italiano non merita. Da domani, inizia un altro campionato: perché finora tutti non avevano potuto fare altro che ammettere la superiorità della Juventus.
DUE PUNTI. Supponiamo che da qui al termine del campionato saranno due i punti che separeranno il Napoli dalla Juventus o l'Empoli dalla salvezza. Sarà legittimo parlare di campionato falsato oppure no? La mia risposta è scontata, spero che l'animo anche di qualche fan della Juventus diventi più sensibile, con o senza sprite e fruttini. Non lo dico per la prima volta e lo ripeto: meglio che la Juve chieda la wild card per giocare in Inghilterra o si faccia la sua lega. Così si ammazza il calcio e gli stadi sempre più vuoti così come il calo di vendite di abbonamenti alle pay-tv ne sono la più lampante dimostrazione. La paura, però, come sta avvenendo a tra gli appassionati di calcio a Napoli, che la rassegnazione prende il sopravvento è sempre più concreta. E deve farci riflettere. Tutti.