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Hamsik ceduto per finanziare uno store di lusso, la scelta scellerata del Napoli
LA GRANDE DOMANDA. L'interrogativo è semplice: perché il 2 febbraio è terribilmente vicino al 31 gennaio. Perché è molto difficile da credere che al Napoli non fosse arrivata nessuna voce prima del 31 gennaio, perché è inimmaginabile che un'operazione da 8 milioni di stipendio per Hamsik ed una ventina per il club sia nata, così, nelle ultime quarantotto ore. Allora, se il Napoli sapeva, perché non è stata fatta un'operazione in entrata, anche cautelativa? Fornals aveva già detto sì al Napoli, era già pronto il suo transfer: lo spagnolo ha una clausola, lo prendi e lo porti in società.
NAPOLI, UNO STORE DI LUSSO. Da quello che filtra, sembrerebbe che il Napoli incasserà 15/20 milioni. La società è soddisfatta, le condizioni sono state accettate. Questa operazione, però, fatta il due febbraio sembra francamente da società di medio livello. Non ricordo un grande club, una società che ha una forte voglia di ascesa europea, cedere così il suo capitano. Accontentare Hamsik così significa dire al resto d'Italia e d'Europa che t'importa incassare, fare la politica dello store di lusso. A memoria non ricordo una società del livello del Napoli cedere così il suo giocatore simbolo senza nessuna possibile operazione in ingresso. Dopo l'uscita dalla Champions, dopo aver perso a gennaio la chance di sognare lo scudetto, dopo l'addio alla Coppa Italia, il quarto pesantissimo colpo stagionale arriva alla prima stagione di Ancelotti sulla panchina del Napoli.