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  • Napolimania: la rivoluzione di Ancelotti e la strategia di De Laurentiis

    Napolimania: la rivoluzione di Ancelotti e la strategia di De Laurentiis

    • Marco Giordano
    Quella che si sta preparando è la next gen. La nuova generazione di un Napoli che ha voglia di rinnovarsi, di fare quel salto che la consacri nella top-20 del calcio continentale. Nelle ultime ore, gli uomini più vicini al presidente hanno fatto filtrare un termine ad alcuni operatori di mercato. Un termine che, per il momento, sussurriamo ma che nelle prossime ore si potrà pronunciare con sempre maggiore forza: rivoluzione.

    DAL SARRISMO ALL'EUROPEISMO - Perché De Laurentiis ha lasciato che il Sarrismo facesse la sua rivoluzione, poi ha capito che la rivoluzione era terminata. Lo ha compreso lo scorso 10 gennaio, giorno del compleanno di Sarri: De Laurentiis andò a trovarlo nella sua Figline, si confuse tra gli amici di una vita e tra un bicchiere di rosso ed una tagliata di carne chiese al suo tecnico di continuare la sua rivoluzione. Sarri chiese Sané del City come esempi di calciatori per completare il suo percorso. Una richiesta che fece capire a De Laurentiis come le ambizioni di Sarri e le possibilità del Napoli avevano preso strade completamente diverse. Legittima, quasi spontanea, la domanda: allora, come si conciliano le possibilità del Napoli con la firma di Ancelotti e tutto ciò che vuol dire un profilo come quello del tecnico di Reggiolo? Ancelotti è storicamente gestore di grandi campioni, uno che in carriera (considerando anche le cessioni) ha fatto investire circa mezzo miliardo di euro solo in cartellini, senza prendere in esame le spese per gli ingaggi. La strategia di De Laurentiis è stata chiara ed accettata: sarà una rivoluzione di spirito europeista. Perché arriveranno calciatori attorno ai 30 anni che hanno poco spazio nei loro club di prima fascia e si dragherà il mercato internazionale alla ricerca di calciatori dal '95 al '98 che fanno fatica ad emergere alle spalle dei campioni o giocano in una società meno importante del Napoli.

    IL RICHIAMO DI CARLO - Facciamo due esempi: Sané, De Bruyne, Cavani, James Rodriguez, o Kimmich sono calciatori che non arriveranno al Napoli. Hanno centralità nel loro top club e sono al massimo della carriera. David Luiz, Vidal o Rabiot possono arrivare a Napoli. Perché hanno perso centralità nel loro club e c'è Ancelotti che diventa una sirena che ascolti inevitabilmente, perché se c'è il coach Re di Coppe allora immagini un progetto vincente. Ancelotti ha sposato questa logica, è affascinato dall'ampio potere che avrà sul mercato. Solo il tempo, però, dirà se questa rivoluzione sarà stata vincente, se Napoli avrà un nuovo Comandante da amare.

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