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Napolimania: è una squadra da 10 e lode, gli altri ci guardano la targa. E Kvaratskhelia è già meglio di Leao
Niente pause. Chi si ferma è perduto. Inter, Milan e Juventus devono correre per tenere il passo di un Napoli che, nonostante le pause e gli errori, è riuscito a vincere la decima gara di fila tra campionato e Champions League. È una squadra da 10 e lode quella allenata da Luciano Spalletti. Anche quando capita in una domenica poco brillante, il gruppo azzurro gioca a calcio e porta a casa la pagnotta. Sembrava tutto facile con il Bologna visto l'approccio e l'ottimo rendimento dei primi 40 minuti. Ma sprecando troppo poi capita che gli avversari alla prima occasione ti puniscono. E così è stato. Poi però la voglia matta di vincere sempre dei padroni di casa è andata oltre ogni limite e alla fine i 50mila spettatori presenti al Maradona hanno potuto festeggiare ancora una volta.
La corsa, dunque, continua. Chi sta dietro e guarda la targa del Napoli è riuscito a tenere il passo. Certo, la Juventus ha sempre un po' di freddo a -10. Il successo stiracchiato nel derby col Toro ha salvato Allegri. Tra i toscani famosi che sono in Serie A è il peggiore in questo momento. Il popolo bianconero non lo vuole più. Mentre Lucianone Spalletti è già agli ottavi di Champions a SupeMax servirebbe un miracolo per andarci. Brutte le figure in Europa per la Signora e per il Milan. Mentre il Napoli si godeva il passaggio del turno e l'Inter si faceva riprendere dal Barcellona nel finale, le altre due hanno sofferto le pene dell'inferno. Volesse il cielo che tutte andassero al turno successivo. La rappresentanza italiana ci vuole in Coppa Campioni ma a quanto pare questo privilegio non è da tutti...
Tornando al campionato, i numeri del Napoli sono decisamente da top club. Come quelli di Kvaratskhelia. I paragoni con Leao si sprecano. Il portoghese è forte forte ma il georgiano gli sta dando un gran filo da torcere. Soprattutto perché lavora per la squadra mentre il rossonero pensa solo a sé quando attacca. Le qualità di Kvara sono di livello superiore. Col Bologna ha fatto dei numeri da circo. È un globetrotter della pedata e per De Laurentiis è tutto grasso che cola. Pagato dieci milioni di euro, considerato che è del 2001, è una gallina dalle uova d'oro. Ma per il momento non si tocca. Continuerà a dare spettacolo con i suoi dribbling, piroette, tunnel e assist. Vederlo giocare è una delizia per gli occhi. Quando parte palla al piede sicuramente succede qualcosa in avanti. Inutile dire che è diventato l'idolo della piazza in breve tempo. I napoletani hanno imparato anche a pronunciare il suo nome da codice fiscale. E naturalmente lui è molto contento. Sa che il pallone gli appartiene così come la fama e la fame. Guai a fermarsi, però. Non c'è tempo per godersi le vittorie perché domenica prossima c'è uno scontro importante all'Olimpico con la Roma. Dopo aver vinto in trasferta con Lazio e Milan, gli azzurri ci vogliono riprovare. E dovessero riuscirci sarebbe l'ennesima riprova che questo potrebbe essere l'anno giusto per grandi obiettivi.
La corsa, dunque, continua. Chi sta dietro e guarda la targa del Napoli è riuscito a tenere il passo. Certo, la Juventus ha sempre un po' di freddo a -10. Il successo stiracchiato nel derby col Toro ha salvato Allegri. Tra i toscani famosi che sono in Serie A è il peggiore in questo momento. Il popolo bianconero non lo vuole più. Mentre Lucianone Spalletti è già agli ottavi di Champions a SupeMax servirebbe un miracolo per andarci. Brutte le figure in Europa per la Signora e per il Milan. Mentre il Napoli si godeva il passaggio del turno e l'Inter si faceva riprendere dal Barcellona nel finale, le altre due hanno sofferto le pene dell'inferno. Volesse il cielo che tutte andassero al turno successivo. La rappresentanza italiana ci vuole in Coppa Campioni ma a quanto pare questo privilegio non è da tutti...
Tornando al campionato, i numeri del Napoli sono decisamente da top club. Come quelli di Kvaratskhelia. I paragoni con Leao si sprecano. Il portoghese è forte forte ma il georgiano gli sta dando un gran filo da torcere. Soprattutto perché lavora per la squadra mentre il rossonero pensa solo a sé quando attacca. Le qualità di Kvara sono di livello superiore. Col Bologna ha fatto dei numeri da circo. È un globetrotter della pedata e per De Laurentiis è tutto grasso che cola. Pagato dieci milioni di euro, considerato che è del 2001, è una gallina dalle uova d'oro. Ma per il momento non si tocca. Continuerà a dare spettacolo con i suoi dribbling, piroette, tunnel e assist. Vederlo giocare è una delizia per gli occhi. Quando parte palla al piede sicuramente succede qualcosa in avanti. Inutile dire che è diventato l'idolo della piazza in breve tempo. I napoletani hanno imparato anche a pronunciare il suo nome da codice fiscale. E naturalmente lui è molto contento. Sa che il pallone gli appartiene così come la fama e la fame. Guai a fermarsi, però. Non c'è tempo per godersi le vittorie perché domenica prossima c'è uno scontro importante all'Olimpico con la Roma. Dopo aver vinto in trasferta con Lazio e Milan, gli azzurri ci vogliono riprovare. E dovessero riuscirci sarebbe l'ennesima riprova che questo potrebbe essere l'anno giusto per grandi obiettivi.