Napolimania:| È fernuta 'a zezzenella...
'E' fernuta a Zezzenella, sò passat é tiemp bell...' il detto napoletano, portato in luce da una canzone di Mimmo Taurino, racconta il brusco risveglio dei tifosi del Napoli. L'Udinese mata il Napoli, porta via i tre punti dal San Paolo e lascia gli azzurri a bocca asciutta. Addio sogno scudetto. Troppi sei punti da recuperare, considerando che neanche basterebbero, in quanto i rossoneri sono in vantaggio negli scontri diretti. Da oggi comincia un nuovo capitolo: stop all'euforia paradossale, stop ai discorsi pomposi. Tutto va ridimensionandosi. E' stato bello finché è durato, ma nessuno deve dare lezioni ai tifosi del Napoli. Anzi, è stato proprio il pubblico a dare una lezione di sportività e attaccamento alla maglia, applaudendo la squadra, nonostante la prestazione deludente.
A sentire Mazzarri il Napoli ha perso solo a causa di episodi. Del resto, il tecnico azzurro giustifica così quasi tutte le sconfitte. Ammesso che sia vero, l'Udinese si è dimostrata una squadra molto organizzata, che aveva studiato bene la partita e sapeva come frenare il Napoli. Semmai Mazzarri avrebbe dovuto spiegare come mai il Napoli è apparso così in difficoltà in difesa, quando proprio l'allenatore aveva detto che il cambio tattico dei bianconeri non avrebbe condizionato l'atteggiamento difensivo degli azzurri. Tuttavia, il Napoli ha avuto le sue occasioni: la zona 'Mazzarri' si è manifestata per l'ennesima volta, con il solito rigore e il consueto gol, entrambi nei minuti finali.
Stavolta il Matador è incappato in una giornata storta (vedi anche gli altri due errori della partita), ma soprattutto è stato Lavezzi che non si è espresso ai suoi livelli: il Pocho ha risentito dell'infortunio al ginocchio. Del resto anche Mazzarri aveva avvisato che l'argentino non era affatto al meglio. Peccato, ma va detto che l'atteggiamento della squadra è rimasto, al di là della batosta, positivo. E ora? Ora l'obiettivo è mantenere il terzo posto. E' giusto dire che anche una quarta posizione possa essere considerata un mezzo fallimento. Il campionato che il Napoli sta facendo merita almeno la terza piazza.
Ma gli azzurri non devono crollare: il rischio c'è, perché il forte ridimensionamento causato dalla sconfitta (assolutamente inaspettata) può portare strascichi. Andare sabato a Palermo non è uno scherzo. I rosanero sono in ripresa, non regaleranno niente, e soprattutto mancheranno Lavezzi e Cannavaro. Senza il Pocho il Napoli ha combinato poco o nulla, e la mancanza dell'argentino può essere una grossa tegola. A questo punto serve una reazione smagliante per ritornare a vincere subito e rinvigorirsi per conquistare e tenere saldo nelle mani il terzo posto, che vuol dire accesso diretto alla Champions a gironi. E sarebbe comunque un piccolo scudetto.