Napolimania:| De Laurentiis l'esploratore
Lo aveva anticipato già in estate: 'Non mi vedrete più per un bel po', andrò in Cina'. Poi ancora ne parlò in autunno. Stavolta ci siamo davvero: Aurelio De Laurentiis ha le valigie pronte e domani si trasferirà in Cina per circa due settimane. Il presidente azzurro, dopo aver sistemato il prolungamento del contratto di Hamsik, può andare in Oriente tranquillo: al suo ritorno sarà poi tempo di cominciare a pianificare la prossima stagione, ma in ordine cronologico il rinnovo dello slovacco era prioritario. Come mai De Laurentiis andrà in Cina? Non si tratta di sport, almeno non ufficialmente. Il numero uno azzurro parteciperà con la sua Filmauro al Festival del cinema di Pechino, una manifestazione che sta assumendo sempre maggiore importanza.
Aurelio cercherà di proporre il cinema italiano in Cina, adattandolo ai gusti e alla cultura della popolazione locale. La permanenza prolungata permetterà al vertice partenopeo di studiare la possibilità di esportare il marchio Napoli in uno dei paesi più industrializzati del pianeta: non sarà semplice, ma il 'sopralluogo' del patron servirà proprio a capire fin dove possono arrivare le grandi potenzialità del 'brand' azzurro. Del resto, l'obiettivo di De Laurentiis è da sempre portare la squadra in Cina a giocare qualche partita: l'occasione di farlo con la Supercoppa Italiana il prossimo mese di agosto è troppo ghiotta.
Il Napoli avrebbe la possibilità di giocare - in uno stadio gremito - una competizione ufficiale, e quindi a spese della Lega, cosa che di certo non guasta. De Laurentiis spera di poterci arrivare, e non è un segreto che, seppur in modo celato, uno scudetto alla Juventus non dispiacerebbe di certo il presidente partenopeo. Se davvero i bianconeri dovessero vincere il tricolore il Napoli potrebbe partecipare alla finale di Supercoppa anche perdendo quella di Coppa Italia il prossimo 20 maggio. Certo, nessuno vorrebbe perdere il trofeo, ma un viaggio gratis in Cina sarebbe un bel premio di consolazione.
A parte la speculazione sportiva, qualcuno potrebbe ricordare al presidente che invece di sponsorizzare il marchio bisognerebbe fare degli acquisti, sorvegliare l'equilibrio nello spogliatoio. Nella società non c'è una figura che fa da filtro tra squadra, tecnico e dirigenza. E poi, ovviamente, c'è il mercato. Tutto vero, ma è sbagliato credere che De Laurentiis non ci pensi. Anche se a rilento e in modo a volte incomprensibile, il calcio sta cambiando: il presidente fa bene a esplorare nuovi mondi, purché non dimentichi di rendere questa squadra più forte, in tutto. Anche perché la prossima stagione si preannuncia difficile. A partire dalla prossima estate.