Napolimania:| Diego, ragione e sentimento
Solo l'idea che Diego Armando Maradona possa tornare a Napoli, e la città è già in fibrillazione. Dichiarazioni d'amore nei confronti del Pibe de Oro - mai dimenticato e sempre nel cuore dei tifosi azzurri -, parole dei suoi ex compagni e apertura da parte del Comune e del patron De Laurentiis. Maradona è il simbolo del calcio a Napoli e non solo, e non basterebbe il San Paolo (servirebbero maxi-schermi e piazze a disposizione) per contenere la gioia dei partenopei e di chi arriverebbe da altre città.
Maradona è il calcio, ma spesso significa anche dibattiti e discussioni. Non appena è venuta fuori l'ipotesi di un suo rientro, sono tornate le domande sui problemi con il fisco, con botta e risposta. Protagonisti Bagni ed Equitalia, la società incaricata della riscossione nazionale dei tributi. Prima l'ex giocatore, con un po' di ironia, ha suggerito a Maradona di non portare con sé orologi e orecchini (visto che gli furono sequestrati alcuni anni fa a causa del debito di 30 milioni di euro che ha con il fisco). Poi l'immediata risposta di Equitalia: 'Le frasi dell'ex calciatore Salvatore Bagni - si legge nella nota diffusa - dimostrano, ancora una volta, come sia necessario un cambiamento del modello culturale che ha favorito l'evasione fiscale nel nostro Paese. Le somme che Diego Armando Maradona deve al Fisco perché ha evaso e che Equitalia tenta di recuperare, sono soldi che l'ex campione argentino deve allo Stato italiano, quindi a tutti i cittadini, compreso il signor Bagni. Il fatto che Maradona sia stato un grande calciatore e sia ancora molto amato dai tifosi non lo pone in una posizione diversa rispetto agli altri contribuenti chiamati a compiere i propri doveri davanti al Fisco'.