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    Napolimania: dal Bentegodi il segnale, Insigne-Mertens-Milik assieme si può

    Napolimania: dal Bentegodi il segnale, Insigne-Mertens-Milik assieme si può

    • Marco Giordano
    Le prove generali servono a poco se non si traducono in atto concreto nel momento in cui serve. Come tutte le prove generali, ci sono ancora dei dubbi, allora meglio pensare che è stato un solo buon allenamento in vista del match che vale una stagione. Il Napoli visto contro il Chievo ha pensato a non infortunarsi, a far rodare la gamba, a studiare quei movimenti, proprio come si fa durante la settimana, per cementare intesa, per cercare testare con la palla lo schema studiato dal tecnico. Ancelotti ha provato il 3-4-2-1 in fase di possesso, con Mertens ed Insigne alle spalle di Milik per dare minutaggio ed intesa. Le risposte non potevano essere esaltati in una partita dove il Chievo si è limitato a fare da sparring partner, finendo in Serie B, dopo una stagione che dovrebbe far esiliare i dirigenti nel modo più rapido possibile dal mondo del calcio.

    TUTTI ASSIEME, APPASSIONATAMENTE. Ciò che emerge dal Bentegodi è uno stato di forma, mentale e fisico: Fabian continua ad esser quello messo peggio tra i potenziali titolari ed allora prende corpo un'idea. Partire sempre con il 4-4-2 in fase difensiva, con Insigne esterno sinistro che poi si accentra per formare la linea a due di trequartisti con Mertens, Zielinski ed Allan in mediana, Mertens e Milik in prima linea, con l'asse che si forma con Lorenzo quando il Napoli è in possesso. In tal senso, diventa fondamentale immaginare uno dei due terzini che spinge molto, con Ghoulam che ha dimostrato una gamba in ripresa. Con uno dei due terzini bloccati che trasformano la difesa a tre, lo schema 3-4-2-1 diventa fattibile anche contro i Gunners e potrebbe regalare risposte importanti.

    LA NOTTE DI AREK E DI KALIDOU. Dopo il bel gol contro il Chievo, Milik si candida ad una notte da protagonista, quello che finora non ha mai vissuto da grande protagonista. Non ho mai lesinato critiche al 99 polacco, esplicitando da sempre il mio pensiero a riguardo: è una macchina perfetta per tecnica, qualità e fisicità. Perché non determina? Perché non si candida ad assoluto protagonista del palcoscenico internazionale? Deve e può dare di più, la notte del San Paolo contro l'Arsenal può e deve essere la notte nella quale si consacra definitivamente. Se, poi, c'è un Koulibaly formato bomber, allora meglio ancora: le palle inattive diventano un aspetto imprescindibile, la capacità di Kalidou di andar dentro alla Van Dijk diventa il plus inatteso che Ancelotti potrebbe sfruttare al meglio contro una difesa non ineccepibile come quella dell'Arsenal.

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