Napolimania: chiedete scusa a Reina
Tanto rumore per nulla. Si è parlato, c’è stato uno sciacallaggio continuo nei confronti di Pepe Reina ma alla fine il giudice sportivo ha messo tutto a posto. Non ci può essere alcuna prova tv nei confronti del portiere azzurro in riferimento all’ammonizione di Silvestre della Samp per fallo sullo spagnolo. Il presidente Ferrero aveva alzato la voce e accusato il numero uno azzurro. Per non parlare dei soliti critici che avevano fatto a pezzi Pepe. La verità è che è inammissibile l'istanza presentata dalla Sampdoria addirittura con un filmato per chiedere la squalifica del portiere del Napoli.
Questo il comunicato: “Vista la richiesta di esame presentata ai sensi e per gli effetti dell’art. 35, comma 1.3, CGS a questo Giudice sportivo e depositata alle ore 15 del 9 gennaio 2017 dalla società Sampdoria con l’allegato filmato di documentata provenienza; considerato che nel caso di specie l’istanza della società non attiene comunque ad alcuna delle ipotesi di condotta gravemente antisportiva ed alle fattispecie tassativamente previste dal richiamato art. 35, comma 1.3, CGS; tutto ciò premesso dichiara inammissibile la richiesta di esame”. La Doria, dunque, ha perso solo tempo. Avrebbe voluto addirittura la squalifica di tre turni per Pepe Reina. Dimenticando che il portiere non aveva istigato l’arbitro ma era stato Di Bello a fischiare al momento della caduta la punizione ammonendo per la seconda volta Silvestre, che di conseguenza è stato espulso. Quindi se non c'è condotta anti sportiva, e lo dice il giudice sportivo, in tanti devono scusarsi col portiere azzurro: il presidente Ferrero, per primo, e poi tutti gli opinionisti, locali e non, che hanno tirato le orecchie allo spagnolo. Ma dovrebbero scusarsi anche alcuni giornalisti: il "5" punitivo in pagella, ad esempio, è un qualcosa che Reina non meritava. Una sorta di punizione sommaria che non ha trovato alcun riscontro nei fatti.