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Napolimania: Champions, che disastro questo sorteggio! Tra Cavani e Klopp ecco quale deve essere l'obiettivo
TRA CRESCITA E PROGRAMMAZIONE. Se l'emozione del sorteggio trascina a questo tipo di reazione, un'analisi più lucida lascia spazio ad una diversa valutazione globale. Il Napoli che gioca certe gare contribuisce alla visibilità internazionale di un club che con Ancelotti vuol inaugurare una grande era europea, la crescita dei nuovi in certe sfide diventa esponenziale, come se in poche sere si condensassero mesi di partite nazionali o internazionali di medio-basso lignaggio. Senza contare che il botteghino ha solo da passare qualche ora a contare gli introiti di certe notti che non sono solo quelle derivanti dai biglietti.
SUPERARE... IL LIMITE. Far bene in un girone del genere non vuol dire passarlo. Arrivare tra le prime due diventa molto complesso, tanto dipenderà anche dal calendario: trovarsi all'ultima giornata ad affrontare una squadra già qualificata, trovarsi le sfide cruciali in casa, trovarsi nel cuore del girone lo Crvena Zvezda sono degli elementi che possono essere decisivi. L'aspetto fondamentale, però, è quello di superare non tanto il girone quanto il limite mostrato in Europa nel recente passato. Avere la forza di giocarsela alla pari con i top team per 90 minuti, senza essere sprazzo o poco più, sapendo gestire le partite nel giusto equilibrio. Ecco la sfida più grande che attende, realisticamente, Carlo Ancelotti nel suo salotto di casa, nella sua Champions League.