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    Napolimania: caso Insigne, tra la strategia ADL e la follia di certi tifosi (anche milanisti)

    Napolimania: caso Insigne, tra la strategia ADL e la follia di certi tifosi (anche milanisti)

    • Marco Giordano
    Il Napoli lo valuta 100 milioni, il Milan lo segue, il Liverpool di Klopp lo corteggia, si parla anche di Atletico e PSG. Eppure, Lorenzo Insigne sembra essere la perfetta incarnazione del nemo propheta in patria. I tifosi partenopei sembrano esser quasi stufi del loro numero 24, hanno quasi voglia di sbarazzarsene il prima possibile a patto che “che arrivi l'offerta giusta”: spuntano i rumors sul Milan, sui social i supporter rossoneri derubricano ad acquisto di secondo piano quello di Lorenzo.

    Più ascolto, più leggo, più mi sembra di impazzire: stiamo parlando del giocatore cui Roberto Mancini vuol affidare la fase offensiva della Nazionale, di un talento che ha da anni estimatori in tutta Europa. Insigne non è Kaka o Ronaldinho, Insigne è un calciatore che nel campionato italiano porta punti, che diventa determinate in fase offensiva e prezioso in fase difensiva. Ha tiro, corsa, intelligenza tattica e tanti assist nelle sue gambe, oltre ad un recupero organico importante che gli consente anche di sfondare il muro dei 3500 minuti stagionali senza far scemare le performance fisiche.

    MEZZA STAGIONE. Tutto ruota attorno a quest'ultima metà di stagione. Insigne gioca male, Lorenzo stesso confida alle persone a lui vicine di non considerare soddisfacente il suo rendimento. Parte del pubblico di Napoli, quella che non gli ha mai perdonato nulla, fischia ed insulta alla sostituzione contro l'Arsenal, quasi fosse l'unico colpevole di un'annata della squadra tutt'altro che esaltante. Si sussurra di un rapporto con Ancelotti logorato nei mesi, della quasi necessità di cambiare aria, di un Mino Raiola pronto ad offrirlo a tutta l'Europa che conta.

    BRAVO ADL. Stando sempre a ciò che risulta, De Laurentiis è irremovibile o quasi dalla sua posizione: 100 milioni o Lorenzo resta. È la posizione giusta per tutelare il Napoli. Anche perché l'assunto è semplice: supponiamo che il Napoli ricavi 60/65 milioni da Insigne, quelli dell'attuale valutazione di Lorenzo e che si liberi dal suo ingaggio di 4 milioni e mezzo. Sul mercato nazionale ed internazionale, si è sicuri di trovare uno più forte, con la stessa esperienza e la stessa duttilità di Insigne, investendo le cifre ricavate/risparmiate? Francamente, la risposta negativa mi sembra quasi scontata: Insigne è un '91, se il Napoli volesse rafforzarsi sostituendolo dovrebbe prendere, ad esempio, Isco dal Real. Ed a queste cifre, si sa, diventa molto complesso fare certe tipologie di ragionamenti e soprattutto di operazioni.

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