Napolimania:| Camomilla al permaloso Mazzarri
Sin dalle categorie più infime, c'è un difetto che accomuna tutti gli allenatori, una sorta di peccato originale. Ogni tecnico ritiene di aver inventato il gioco del calcio, e qualcuno pensa di aver anche personalmente gonfiato il pallone della prima partita della storia. E tra gli argomenti che più mandano in tilt un allenatore c'è quello che mette in risalto la prestazione dei singoli giocatori, anteponendoli alla bravura del tecnico, o anche di chi parla di fortuna. Ma niente fa imbufalire di più che i discorsi sul 'giocare di rimessa (o in contropiede)', o sull'essere i migliori rappresentanti del 'gioco all'italiana'. Come sei poi definire il calcio all'italiana sia un insulto o un'offesa. Difficile decifrare quello che passa nella testa di un tecnico: di sicuro, dalla Terza Categoria alla Champions League, non dite che si vince grazie a un singolo giocatore o grazie alla fortuna. Qualsiasi allenatore andrà su tutte le furie, e Walter Mazzarri non fa eccezione.
Il tecnico del Napoli domenica sera dopo Napoli-Roma ha regalato un piccolo show basato sulla più permalosa delle reazioni: appena rientrato nel ventre del San Paolo, durante il consueto rinfresco del dopo partita, dove in una saletta giocatori e staff si rifocillano bevendo e mangiando qualcosa, una televisione a muro era accesa sui canali di Mediaset Premium. Mazzarri ha ascoltato i commenti degli opinionisti (tra questi Oriali e Sacchi), che parlavano di un Napoli re del contropiede, ma anche tanto fortunato e totalmente ai piedi di Cavani, che secondo la tv del Biscione avrebbe vinto praticamente da solo. Mazzarri si è arrabbiato tantissimo, chi era presente ha raccontato di un volto che è diventato rosso in un baleno. A rincarare la dose ci ha pensato qualcuno vicino al Napoli, che è andato ad aizzare l'allenatore parlando di un telecronaca di Mediaset piuttosto severa nei confronti del Napoli, nella quale si era ribadita la fortuna della squadra di Mazzarri e ben pochi altri meriti.
A questo punto il tecnico non ci ha visto più, e dimenticando che il primo step delle 'flash interview' è con Sky, che niente sapeva e nulla c'entrava con i commenti dei colleghi di Premium, si è scagliato contro i giornalisti della tv satellitare. Da qui un intervento al veleno, condito da un poco cortese 'Vengo qui solo per contratto, altrimenti ne farei al meno', e altre frasi piccate. Ne è nata una discussione con Panucci, terminata poi con le scuse dell'allenatore, che ha replicato poi la sceneggiata a Mediaset, incassando anche qui i chiarimenti di giornalisti ed opionisti e scusandosi per il suo sfogo. Infine, giusto per la par condicio, Mazzarri è andato a discutere anche con Mondonico in Rai, che aveva parlato della sua squadra come di massimo esempio di gioco all'italiana.
Al di là del comprensibile fastidio di Mazzarri, e dell'altrettanto comprensibile sfogo, ha fatto un po' tristezza vedere l'allenatore del Napoli in balia dell'ira funesta ma del tutto incontrollata, attaccando quindi tutti a casaccio e dimostrando di essere palesemente in difficoltà. Ma soprattutto non è stato bello vedere il tecnico a capo chino chiedere numerose volte scusa dopo qualche minuto, rinnegando quindi una reazione che era legittima. Insomma, se si parte all'attacco tanto vale mantenere la posizione e l'elmetto ben calzato sul capo.
Mazzarri, come troppo spesso succede, manifesta in modo fin troppo esplicito la sua scarsa propensione ad una comunicazione degna di un grande allenatore. Non gli piace parlare coi giornalisti e si vede, ma se vuole confrontarsi con una grande piazza deve dimostrare carisma, e non certo permalosità e nervosismo. Non sarebbe male se Mazzarri venisse consigliato meglio, magari dalla società, e aiutato a non mettersi a livello di opionisti spocchiosi e arroganti, ma anche furbi e quindi abili a metterlo dentro dei tranelli. Magari, nel rinfresco del dopopartita, sarebbe meglio una camomilla, e sicuramente anche una persona autoritaria e fidata che possa consigliarlo nel migliore dei modi.