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  • Napolimania:| Bigon, non serve una balia

    Napolimania:| Bigon, non serve una balia

    È da qualche giorno ormai che il nome di Pietro Lo Monaco echeggia attorno agli ambienti del Napoli. L'attuale dg del Catania è chiacchierato come possibile nuovo direttore sportivo dei partenopei. Impossibile una sovrapposizione con il ds azzurro Riccardo Bigon: entrambi ricoprono le stesse funzioni, e quindi con l'ingresso di Lo Monaco sarebbe automatico il suo addio. Voci prive di fondamento, tuttavia, in quanto De Laurentiis ha proposto in tempi non sospetti il rinnovo a Bigon (si parla di un triennale con aumento dello stipendio di circa il 30%). Certo, se a candidarsi è direttamente l'attuale plenipotenziario del Catania, il discorso cambia. Una candidatura forte, senza dubbio, ma ad oggi non ci sono riscontri sulla volontà del presidente De Laurentiis di cambiare direttore sportivo. Bigon attende la firma sul contratto (in preparazione a Roma), e anche le voci che vogliono Bagni consulente azzurro sono state decisamente ridimensionate.

    Sbagliato anche collegare il futuro (in forse) del dg Fassone con quello di Bigon. Al direttore generale ex Juventus, in scadenza a giugno, è stato prospettata la conferma, ma con un ruolo quasi puramente rappresentativo e non decisionale. Anche a fronte di un aumento dello stipendio, Fassone ci sta pensando perché non vuole essere ridimensionato. La scelta di De Laurentiis servirebbe a spianare la strada all'ingresso di un manager con maggiori poteri rispetto a quelli dell'attuale direttore generale (si fa il nome di Michele Uva), con l'obiettivo primario di lavorare al progetto del nuovo stadio. Quindi voci che non hanno a che fare con la direzione tecnica: Bigon, apprezzato da De Laurentiis e ovviamente da Mazzarri, non ha bisogno di una balia. Bagni potrebbe sentire De Laurentiis a titolo personale, proponendo qualcosa, ma da qui a pensare a un incarico ufficiale ce ne passa.

    Il carattere dell'ex guerriero del Napoli non è semplice da gestire, soprattutto per un vulcanico come De Laurentiis. E poi l'operato dell'attuale ds azzurro è stato positivo: il giovane dirigente lavora secondo le indicazioni della società, e gli errori sul mercato sono da attribuire anche alle scelte prese 'in alto', da parte vertice del club (su tutti gli ingaggi sbagliati dei parametri zero Donadel e Santana). Ci sono state anche le note liete: la crescita di Fernandez, l'esplosione di Dzemaili e la fiducia intatta per Vargas. Bigon inoltre ha il merito, sempre apprezzato dal presidente, di aver liberato il Napoli di ben 13 esuberi che pesavano sulle casse del club e sull'equilibrio della rosa. Una mezza impresa che neanche l'esperto Pierpaolo Marino era riuscito a compiere.

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