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Sarri lamenta le assenze, ma le riserve non giocano: meglio quelle della Juve?
COME SI FERMA IL NAPOLI - Ci potrebbe esser altro. Il calcio del Napoli è un gioco spettacolare, celebrato e molto estetico. Anche, però, difficile da interpretare, per qualità e rapidità di esecuzione. E prevede un processo di assimilazione lungo che, forse, lascia poco spazio alle variazioni sul tema, soprattutto se manca un ariete. Rolando Maran, nel post-partita, ha spiegato bene come oggi si blocca questo Napoli: “Dovevamo esser bravi a togliere velocità occupando bene gli spazi, stando vicino e coprendo l'ampiezza dove sono micidiali. Volevamo sempre avere densità, ci siamo riusciti per quasi tutta la partita in maniera egregia”. Se al Napoli togli velocità, in buona sostanza, togli tanto. Se ci metti un Mertens inevitabilmente stanco e le assenze che tolgono fisicità, l'altra domanda lecita è: come si allunga una coperta in un Napoli così complesso nella sua struttura di gioco?
IL MERCATO LO FA DE LAURENTIIS - Si, il mercato a Napoli lo fa don Aurelio ha spiegato Sarri. Tutto vero, ma trovare un rinforzo che abbia a gennaio gamba, qualità e rapida capacità di inserimento nei sincronismi sarriani sembra una Mission così Impossible che De Laurentiis neppure assoldando Tom Cruise potrebbe portare a termine. Quello su cui bisogna ragione, forse, è un Napoli 4.0: quello che arriva dopo il 4-3-1-2, dopo Higuain e superando anche l'era di Mertens centravanti. Una squadra che riesce a sopperire alle assenze ed alle carenze sfruttando meglio le risorse. È l'ultimo step che deve provare a fare un grande allenatore come Sarri, nell'alveo di una diversa e decisiva gestione delle risorse.