La 'disfatta' di Roma non ha creato problemi alla classifica: il Napoli è ancora terzo, anche se Lazio e Milan sono in leggera fuga. Gli azzurri restano dinanzi a Juventus, Inter e Roma e sono ancora sul treno Champions (per chi sogna in grande, quello scudetto). Per restare lì davanti, però, serve qualcosa di più: ci vuole continuità, e quella ancora non è stata trovata. Anzi, è giunta una sconfitta in trasferta, l'unica certezza campana fino a ieri. La Lazio è stata superiore tecnicamente a centrocampo, e qui si sbatte nuovamente contro il muro qualità e la "coperta troppo corta" che obbliga molti giocatori a fare gli straordinari e ad arrivare stanchi agli appuntamenti.  Yebda si sta candidando piano piano per essere quel giocatore che unisce alla quantità di Pazienza e Gargano (meno onestamente) una tecnica maggiore, e potrebbe dare una mano in fase di 'creazione'.

A gennaio, però, qualcosina sul mercato andrebbe fatta. I nuovi arrivati stanno maturando e convincendo, ma è come se il puzzle non fosse completo per poter resistere fino alla fine. Il processo di crescita azzurra non può più avvenire un gradino alla volta, perchè dopo il passo Europa League c'è già quello Champions. La stagione azzurra si deve, quindi, dividere in due parti: quella fino a gennaio, che mira a tenere duro, restare in alto o almeno 'in zona' senza perdere il treno che vede tutte le big con un biglietto in mano, e quella che avrà come obiettivo lo sprint finale, dove si dovrà mettere la marcia e la freccia per il sorpasso. Tra questi due momenti c'è appunto il mercato di riparazione: lì bisognerà mettere mano al portafogli, analizzare bene la rosa e acquistare due o tre pedine.

In primis serve un difensore mancino capace di dare copertura e spinta allo stesso tempo. Bisogna avere forze fresche, nonostante Grava dia sempre il massimo e Aronica risponda sempre presente alle chiamate. Il prescelto dovrebbe anche sapersi spostare al centro. La squadra necessita anche di un nuovo centrocampista: un po' di tecnica non guasterebbe lì in mezzo perchè è vero che Gargano e Pazienza sono intoccabili e riescono sempre a rubare palla senza far passare gli avversari, ma c'è bisogno di avere (oltre Yebda) qualcuno che inventi la trama del gioco partenopeo. Potrebbe servire anche un attaccante: Hamsik, Lavezzi e Cavani non si toccano, ma onestamente sono contati. Il reparto offensivo del Napoli quasi non ha eguali, ma l'infortunio di Lucarelli qualche problema lo ha creato. Forse lì non si dovrebbe comprare uno alla pari (cosa che, invece, dovrebbe accadere per gli altri reparti, anzi sarebbe meglio scegliere chi è superiore ai già presenti); basterebbe un giocatore capace di garantire gol per far rifiatare uno tra Cavani e Lavezzi.

In questo momento, inoltre, ci sono due problemi: il primo si chiama Hamsik, il secondo Maggio. Partendo dallo slovacco, bisogna sottolineare che queste ultime prove non sono state alla sua altezza. Sosa si sta impegnand,o ma mentre il numero 17 è uno dei centrocampisti più prolifici al mondo, l'argentino non è ancora riuscito a dare una mano all'attacco. Per l'esterno, invece, il periodo 'no' è ancora più lungo. Contro la Lazio sembrava tutto passato, l'inizio della partita era stato buono, ma poi Christian è nuovamente scomparso. Tutti e due si ritroveranno, non ci sono dubbi, ma oggi non garantiscono le magie della scorsa stagione. Infine una nota: qualche tifoso è preoccupato perché teme che dietro alcune prestazioni poco incisive ci siano problemi contrattuali (Pazienza e Cannavaro). E' vero che Reja ha lasciato intendere che il crollo di un paio di anni fa fu legato anche a questioni personali ed economiche, ma la lezione è stata imparata e la professionalità degli atleti non è in discussione.