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    Napolimania: Anfield vale mezza stagione, il Napoli ci arriva nel modo giusto

    Napolimania: Anfield vale mezza stagione, il Napoli ci arriva nel modo giusto

    • Marco Giordano
    Banale dire che il viatico è quello giusto, banale dire che il Napoli risponde al Liverpool: quattro gol a testa prima della finale di Anfield. Meno banale è Ancelotti che spiega come si arriva a Liverpool: “La fase difensiva non è la nostra miglior qualità, la nostra è una squadra costruita per imporre il gioco. Siamo pronti a mettere la ciliegia”. Martedì sera si vedrà se ci sarà stato l'upgrade di mentalità voluto e desiderato dalla società con l'arrivo di Ancelotti. Sarebbe qualcosa di miracoloso: tenere aperto il campionato, nonostante il -8 e nel contempo qualificarsi nel girone di Liverpool e PSG, squadre che non stiamo a contare quanto fatturino più del Napoli, società che erogano stipendi infinite volte più alte del Napoli. Sarebbe miracoloso e chi sostiene il contrario è incompetente o in mala fede. Tra calciatori che sono rientrati nelle ultime ore, gli obiettivi limiti della rosa azzurra nella sua profondità, il cambio di sistema di gioco e di metodi di allenamento: il tutto da mettere a confronto con tre corazzate mondiali, una che sta dominando il campionato italiano, una che ha già vinto un'imbarazzante Ligue 1 ed un'altra che se la gioca pari a pari con i marziani di Guardiola.

    QUEL CHE SERVE A LIVERPOOL. “Andremo lì senza fare troppo calcoli, ci crediamo al 100%.”: Carlo Ancelotti sa cosa serve a Liverpool. Sfrontatezza e consapevolezza, bisogna saper palleggiare in faccia al Liverpool come fece il Napoli di Sarri sul City di Guardiola. Solo che puoi farlo per gli stessi minuti che quel Napoli lo fece contro il City, una ventina, puoi arriva re alla mezz'ora in cui t'imponi totalemente. Poi, devi saper soffrire, il riferimento è Bergamo. Il Napoli ha dimostrato di essere quella squadra che è nata per impostare ed imporre il suo calcio, ma anche di esser diventata la squadra che fa meno passaggi dell'avversario, ma anche più contrasti e più spazzate dell'aria di rigore. Insomma, saper battagliare fisicamente, anche giocare uomo su uomo se necessario. Questo Ancelotti non lo dice, non è nel suo stile: e, poi, vuole far passare l'immagine del Napoli già grande. Tra poche ore, però, tutto questo non conterà. In ambiente Napoli c'è la sensazione che la grande impresa sia possibile, Ancelotti fa passare questo messaggio, lo ha lanciato questo messaggio. Con un secondo posto in campionato praticamente è già scritto, andare avanti in Champions darebbe un senso incredibile ad una stagione che potrebbe, invece, avere un sapore decisamente più anonimo e troppo già deciso quando siamo ancora nella prima metà d'annata.

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