AFP/Getty Images
Napoli, Ancelotti segna la strada, tra un universo parallelo e l'Inter alla griglia
GRIGLIE ED OBIETTIVI - Insomma, questa stagione ci ha messo anche molto meno del previsto a decretare che le griglie sulla forza delle squadre in avvio di stagione sono ottime per ritrovare il buon umore dopo una giornata difficile. Con coerenza, invece, dopo la sconfitta di Genova, da questo e da altri osservatori, chi vi scrive ha sommessamente sottolineato che il Napoli era ed è assolutamente in linea con i suoi obiettivi. Bisogna esser lì a ridosso della Juve, non sconfinare oltre il terzo posto, cercando di trovare un gioco che dia agli elementi più talentuosi della rosa la possibilità di esaltarsi in un percorso che vuol essere lungo in campionato ed in Europa. Così si spiegano i cambi nell'undici base, così si spiega che non è Insigne a salvare il Napoli ma il lavoro settimanale a mettere nelle condizioni Lorenzo di partire da una posizione diversa e di mettere dentro il gol vittoria. Inoltre, sempre sommessamente, continuo a pensare che il Napoli sia la squadra più accreditata per il secondo posto in classifica.
GIARDINO DI CASA - Martedì si torna in campo, a Belgrado, al bollente Marakanà. Già si parla del ritorno in campo di Albiol, Milik e forse dello stesso Verdi dal primo minuto. Le prime gare di campionato hanno mostrato un indirizzo preciso: per Ancelotti si parte con un undici che ha determinate caratteristiche, per poi virare su altre a gara in corso sfruttando la panchina e non facendo leggere la partita al tecnico avversario. Una grande virtù che troverà spazio anche nel giardino di casa di Carlo da Reggiolo: in quella Champions vinta tre volte come altri pochissimi eletti sul pianeta.