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Il Napoli di Ancelotti è da scudetto
L'UPGRADE DI VERDI - Gli equilibri si trovano ottenendo dai calciatori disponibilità anche in compiti mai svolti in precedenza. L'esempio di Verdi, in poche gare, è lampante: il flop del match con la Samp sembra un lontano ricordo. Il calciatore spostato sulla fascia e spaesato nel dover fare le due fasi, nel giro di un mese, ha completato un'eccellente evoluzione. In una gara non facile come quella contro il Sassuolo, Verdi ha fatto intensità difensiva, ha coperto la fascia senza perdere i riferimenti. Questo, però, non ha condizionato la creatività, l'estro di un calciatore che ha avuto un upgrade che Roberto Mancini dovrà tenere ben presente. Verdi è solo un esempio dell'apporto che la gestione Ancelotti potrà dare, aldilà di un risultato in campionato che, al momento, è tediosamente scontato. Facile immaginare che l'evoluzione del Napoli di Ancelotti non sia finita qui. Un grande tecnico sa bene come l'imprevedibilità sia un fattore decisivo per continuare a mietere vittorie ed avere nel carnet una varietà importante di sistemi di gioco è un po' come averne uno solo (di sarriana memoria, ad esempio), ma eseguito a memoria: con la sostanziale differenza, però, che alla varietà è più facile far adattare tutti, visto che non bisogna eseguire meccanismi da nuoto sincronizzato, ma si trovano le alchimie per provare a valorizzare al meglio le caratteristiche di tutti. C'è ancora del lavoro da fare, ad esempio su Malcuit, ma la strada tracciata è molto più che positiva.