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Napolimania: Ancelotti è accerchiato, trovi la risposta alla sua parabola discendente
Premessa: che lo stesso Carlo Ancelotti si aspettasse qualcosa in più da questo avvio di stagione è più che legittimo, così come è lecito che lo attendesse De Laurentiis e come lo auspicavano giornalisti e lo speravano i tifosi. Premessa, parte seconda: Ancelotti ha finito, praticamente i bonus per i risultati, ma non è un problema solo legato al punteggio delle gare, anzi è il presupposto per far arrivare i successi che oggi sembra mancare al Napoli.
L'IDEA DI CALCIO - Dopo il gol di Castro che si tradusse della vittoria del Cagliari al San Paolo, il Napoli ha perso le sue certezze, si è avvolto in un gioco esteticamente poco brillante, produttivamente poco concreto e con la controindicazione di aver reso meno soddisfatti molti calciatori per quelli che sono i compiti richiesti. Da quello che trapela, il tecnico sta rielaborando i principi sui quali fondare il suo Napoli, sta cercando di codificare standard di gioco più 'assimilabili' da parte del suo gruppo. Chiaro che dopo un primo anno bonus, dove è stato celebrato con toni anche eccessivi una stagione sufficiente e nient'altro in più da parte del Napoli, ora Ancelotti deve sfoderare il quid, anche per evitare di alimentare quello stucchevole chiacchiericcio sulla presenza del figlio nel suo staff e di metodi importati che hanno, de facto, defenestrato Alfonso De Nicola, storico medico sociale partenopeo.
USCIRE DALL'ACCERCHIAMENTO - La mossa che deve fare l'allenatore più decorato d'Europa deve esser quella che sbaragli l'accerchiamento, che superi lo sbarramento di rivelazioni che si fanno sempre più pressanti, di telefonate post-gara che filtrano con impressionante naturalezza, di critiche mosse ad un tecnico che non può esser considerato uno dei tanti. Ed è per questo che già contro il Verona ci sarà da capire se Ancelotti avrà superato l'accerchiamento, se avrà trovato la chiave per aprire la barriera che gli si frappone in questo momento tra una gloria in salsa partenopea ed una parabola discendente di una straordinaria carriera che, dopo l'esonero al Bayern, ha preso una piega piuttosto evidente.