Napolimania:| Al di là del risultato
Juventus-Napoli sfida scudetto. Lo dicono i numeri, la classifica. Sono entrambe al comando in classifica, a pari punti. Bianconeri col miglior attacco del campionato, azzurri con la difesa meno perforata. Tuttavia ottobre arriva troppo presto per proiettare una sfida alla vittoria finale. Da qui a maggio deve passare davvero tanta acqua sotto i ponti. Ecco perché il big match di domani sera è l'opportunità per queste due formazioni di capire se davvero questo è l'anno giusto. La Juventus deve ripetersi dopo la bellissima annata della scorsa stagione (unica macchia la Coppa Italia persa, proprio col Napoli), e stavolta ha il compito di dimostrare che la Champions League, in fondo, non toglie tutti quei punti che Galliani e Mazzarri hanno lamentato. Il Napoli, invece, deve fare il definitivo salto di qualità e capire se davvero questo è l'anno buono per provare a vincere il terzo scudetto.
Trionfare a Torino sarebbe un'impresa doppia, anzi, tripla. Bianconeri mai battuti in campionato, in serie positiva da 46 partite. Una squadra, quella di Conte, che seppur con gli stessi punti dei partenopei viene considerata superiore. Di certo il fattore campo peserà, e qualifica i bianconeri come favoriti. Ma se i partenopei dovessero fare il colpaccio la Juventus potrebbe avere un tracollo psicologico. All'orizzonte c'è la Champions League, dove i bianconeri sono reduci da due pareggi consecutivi: arrivarci con una clamorosa sconfitta interna potrebbe mettere sottosopra gli equilibri che Conte ha creato a fatica, anche sfidando l'onta delle squalifiche. Inutile nascondere che Mazzarri avrebbe voluto che la partita di Champions delle zebre si fosse giocata prima della gara col suo Napoli, e non dopo. Avrebbe voluto dimostrare che la massima competizione europea leva punti anche agli altri, e non solo alla sua squadra.
'Al di là del risultato' è il motto che tanto piace a Mazzarri. E i tifosi del Napoli sanno che non si può pretendere una vittoria, ma di sicuro non bisogna ripetere la brutta figura della scorsa stagione. In quel 1 aprile a Torino (0-3) gli azzurri fecero una figuraccia, giocando la peggior partita del campionato. Ecco, si cominci a giocare una partita vera, lottando con carattere, senza aspettare la Juventus. Insomma, una gara da Napoli, a viso aperto e pronti a ripartire in velocità. A quel punto andrebbe bene anche un pareggio. Non cambierebbe gli equilibri, e la corsa in vetta ricomincerebbe tra sette giorni. Anzi, per i bianconeri un pari potrebbe intaccare qualche certezza, per il Napoli sarebbe un buon risultato, che contribuirebbe a rafforzare il morale e credere al grande sogno fino alla fine.