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    Napolimania:| Aggrappati ad un sogno

    Napolimania:| Aggrappati ad un sogno

    Il sogno europeo del Napoli non è svanito. Il freddo di Utrecht non si è portato via le speranze azzurre e la squadra di Mazzarri resta ancora in corsa... Se tutto questo è ancora possibile il Napoli lo deve a Edinson Cavani. La squadra azzurra è stata letteralmente trascinata dal suo attaccante, da quel Matador che prima ha portato in vantaggio la squadra azzurra e poi ha continuato a crederci. Non si è abbattuto neanche sotto di due gol, dopo essersi visto superare dall'Utrecht. Non lo ha fermato il freddo né la rabbia per una sconfitta che sembrava sempre più vicina e che avrebbe spazzato via la gioia e le possibilità di qualificazione, spezzando il cuore non solo dei giocatori, ma anche dei tanti tifosi presenti in Olanda o seduti a casa in riva al Golfo, con la mente al fianco dei loro beniamini.

    Cavani ha un carattere sempre più focoso, sempre più simile ad un napoletano doc e al suo tecnico, che della grinta ha fatto un marchio di fabbrica. I suoi numeri sono straordinari: sei reti in Europa League, 15 con la maglia azzurra e ben 20 stagionali. La sua super-prestazione non serve solo a far aumentare la sua autostima, la sua quotazione e la sua popolarità, ma tiene i partenopei aggrappati al sogno Europa. Il Napoli potrebbe essere l'unica italiana a passare il turno, e avrebbe sulle spalle tutta la responsabilità di portare avanti in Europa League 'il Paese' (ed è incredibile tocchi proprio alla meno esperta). I sedicesimi non sono impossibili: basterà avere un Cavani così anche al San Paolo contro lo Steaua e vincere. Naturalmente, bisogna ringraziare anche il contemporaneo 1-1 tra Steaua e Liverpool.

    Nella partita di ieri il Napoli ha dimostrato ancora una volta grande carattere, ha evidenziato nuovamente tutta la sua forza ma anche i suoi limiti. Il vantaggio e il crollo in difesa, la forza e la debolezza. Una rimonta incredibile: dopo il 3-3 contro lo Steaua in trasferta, è arrivato quello a Utrecht. Ancora un rimonta, quindi, e la nota negativa non va dimenticata: la squadra fatica a tenere il vantaggio, la difesa ha fatto acqua. Cribari è stato senza dubbio uno dei peggiori del match. Incredibile la sua disattenzione che ha consentito a Van Wolfswinkel di guadagnarsi lo spazio per insaccare De Sanctis. Ancora un errore di Cribari sul terzo gol dell'Utrecht: il difensore si perde Demouge su calcio piazzato e gli consente di mettere a segno tutto solo.

    L'appuntamento, a questo punto, è per il 15 dicembre al San Paolo. Saranno 13 giorni di speranze, 13 giorni che dividono il Napoli dallo Steaua, che dividono i campani dalla storia. Solo all'ultimo minuto dell'ultima partita si saprà se gli azzurri passeranno o no. Questo da un lato è già un traguardo, ma non basta. Ci sarà sicuramente uno stadio al completo, una coreografia 'da urlo' e un pubblico capace di spingere la squadra verso nuovi e magici traguardi.

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