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    Napolimania: addio scudetto per la goduria del Nord. Mourinho scorretto, ha ragione Sabatini

    Napolimania: addio scudetto per la goduria del Nord. Mourinho scorretto, ha ragione Sabatini

    • Salvatore Caiazza
    Finalmente il Napoli si autoesclude dalla lotta scudetto. Finalmente i giornali potranno parlare di una corsa al titolo tra Milan e Inter. Ma cosa c'entrava la squadra azzurra come terzo incomodo tra le due meneghine? Niente. Ora tutti saranno contenti che il tricolore resterà a Milano. Non si sa su quale sponda. L'importante è che non vada al Sud. Certo è che Spalletti e i suoi ragazzi ci hanno messo del loro per far godere il Nord. Allo stadio Maradona hanno gettato alle ortiche cinque punti su sei contro Fiorentina e Roma dando così spazio a chi sta su di godere. Meno male che chi sta più giù sta sprecando ugualmente, altrimenti si faceva dura anche per la zona Champions. La Juventus se l'è cavata con il Bologna allo Stadium. Mentre l'Atalanta rischia di non andare neanche in Europa League. Alla fine dei conti il Napoli sta arrivando all'obiettivo che Aurelio De Laurentiis si era prefissato ad inizio stagione. Voleva l'Europa che conta e Spalletti lo sta accontentando. 

    Passiamo adesso alle polemiche dello Special One. Nonostante il pareggio ottenuto al Maradona, José Mourinho ha puntato il dito contro gli arbitri. È convinto il portoghese che l'associazione dei fischietti tuteli solo le prime in classifica e non lui. Il tecnico romanista ha accusato duramente Di Bello. Reo di non avergli concesso un rigore che non c'era e di non aver dato il doppio giallo a Zanoli. Ha dimenticato, però, che Ibanez non è stato ammonito quando ha travolto in area Lozano e che in mezzo al campo Anguissa e Lobotka sono stati presi di mira dai centrocampisti giallorossi, ma non si è mai visto un cartellino giallo. Per non parlare dell'ammonizione incredibile a Koulibaly. Che nei suoi tre tackle consecutivi ha sempre preso la palla. Massimo rispetto per la "leggenda" del calcio e dei suoi dodici risultati utili consecutivi, ma sta scocciando tutti con la solita solfa. 

    Un vecchio amico dei giallorossi, Walter Sabatini, dopo Roma-Salernitana, ha evidenziato quanto sia scorretta la panchina romanista. Non c'è una decisione arbitrale che non venga contestata. Sono sempre in piedi sui limiti della linea laterale i panchinari e a ogni fischio contro quasi entrano in campo. È successo la stessa cosa anche al "Maradona", ma alla fine è uscito solo un rosso al secondo portiere che voleva che si rivedesse l'azione dell'uscita di Meret su Zaniolo. Adesso anche le pulci hanno la tosse. Ma d'altronde, avendo un allenatore che fa questo di mestiere cosa ti vuoi aspettare. 

    Sicuramente il pareggio finale di Napoli-Roma è giusto, ma il signor Mourinho deve ringraziare che Lobotka si è fatto male e che dopo la sua uscita gli azzurri hanno spento la luce in mezzo al campo. Altrimenti a quest'ora si stava parlando di altro. Purtroppo Spalletti ha un problema grande che si chiama Zielinski. Il polacco è diventato un fantasma e sul gol di El Shaarawy si è addormentato permettendo ai romanisti di far passare il pallone da destra a sinistra senza che nessuno intervenisse. È in panne l'ex Empoli e senza il suo apporto la qualità del Napoli è diminuita tantissimo. Spalletti sta cercando di recuperarlo, ma non sarà facile fino al 22 maggio. L'importante adesso è concentrarsi su questo finale di torneo per blindare ancora di più la zona Champions e far felice Aurelio De Laurentiis e le sue casse. 

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