AFP/Getty Images
Napolimania: 13 punti persi non sono un problema di sfortuna, ma di personalità
Sia chiaro: nulla ancora è perduto in chiave Champions, soprattutto perché dalla prossima in poi la squadra di Spalletti dovrà vedersela con Lazio, Milan e Juve, però il problema del Napoli è grave. La lista dei rimorsi e dei rimpianti: sconfitta con l'Atalanta al San Paolo; due pareggi con il Sassuolo quattordicesimo; uno con il Genoa quintultimo, il Pescara ultimo e il Palermo penultimo. Totale: 13 punti fondamentali smarriti lungo la strada. Punti che avrebbero ovviato anche alle sconfitte dell'andata negli scontri diretti con la Juve e la Roma. Punti che il Napoli avrebbe dovuto conquistare: sarebbe bastata la metà, per puntare serenamente al secondo posto. In scioltezza.
E invece, c'è da soffrire. Sì, gli uomini di Sarri dovranno penare fino all'ultimo e fare un mea culpa grande come una casa. E qui non è un problema di mercato, fatturato e neanche sempre di sfortuna (perché ieri con il Sassuolo gridano vendetta un palo, una traversa e un rigore su Mertens): una squadra che pensa in grande e punta al top, certe partite deve chiuderla e basta. Gli errori si pagano, e il Napoli li sta pagando a caro prezzo: per coronare il percorso di crescita servono grandi investimenti, i rinnovi e tutto il resto, ma bisogna innanzitutto imparare concretizzare. Con personalità, con lo spirito degli spietati: elementi che il Napoli, nonostante lo spettacolo, non ha ancora nel suo dna.