Napolimania: Mazzarri resta al 99%
Volete sapere l'ultima? Mazzarri non va via da Napoli. La pace sarà sancita in un incontro tra l'allenatore del Napoli e il presidente Aurelio De Laurentiis. Ad oggi tra i due c'è ancora freddezza, come si è visto ieri durante i festeggiamenti, ma è determinante la volontà del presidente di tenere l'allenatore, mentre quest'ultimo ha placato la sua smania di grandezza, dopo che il progetto Roma prospettato da Sabatini non lo ha convinto, e la Juve lo ha relegato a terza scelta. E' evidente che era più Mazzarri a volere la Juventus che non la Juventus a volere Mazzarri. Decisiva è stata l'apertura di De Laurentiis, che ha messo da parte i toni bruschi e arroganti e ha deciso di venire incontro alle richieste del tecnico. Quali? E' presto detto. Innanzitutto un maggiore peso nelle decisioni sul mercato, dove ad oggi ha influito soltanto al 50%. E poi Mazzarri vuole forti garanzie tecniche, vale a dire calciatori di ottimo livello per provare a bissare questa straordinaria stagione. A sentirla così non sembrano richieste esagerate, quindi perché questa lunga guerra fredda?
I rapporti tra Mazzarri e De Laurentiis hanno cominciato ad incrinarsi quando il presidente ha lanciato critiche piuttosto mirate al tecnico: cambi attardati, poca duttilità tattica e scelte 'integraliste' sui calciatori da utilizzare. La sconfitta di Liverpool, quella di Vila Real e poi quella con Milan sono le partite incriminate. Mazzarri si è legato al dito certe critiche, che lo hanno turbato parecchio. Il mercato è l'altro nodo cruciale: a De Laurentiis l'ingaggio di Cristiano Lucarelli non è mai andato giù. Dopo l'infortunio dell'attaccante, il presidente ha spesso ironizzato su Mazzarri per l'acquisto sfortunato, cosa che ha irritato il tecnico. A gennaio, invece, De Laurentiis voleva prendere Foggia, ma Mazzarri ha chiesto con insistenza Mascara. De Laurentiis ha accontentato il tecnico, 'rinfacciandogli' amichevolmente l'acquisto di un giocatore over 30. Infine Mazzarri - come puntualmente riportato su Calciomercato.com - aveva chiesto di rinviare l'acquisto di Ruiz a giugno, e De Laurentiis non gli ha dato ascolto. Le tante panchine dello spagnolo, per giunta, non sono state ben viste dal patron, che lo vorrebbe sempre titolare. Infine il nodo più cruciale: si è più volte materializzata la possibilità di una cessione di uno dei tre 'tenori' azzurri, Cavani, Lavezzi o Hamsik. Mazzarri avrebbe chiesto a De Laurentiis garanzie prima di tutto sulla conferma dei tre, e in un secondo momento sul rimpiazzo di un eventuale partente con un giocatore di qualità uguale, se non superiore. Anche in questo caso le risposte del presidente sarebbero state vaghe ed elusive.
Ultimo nodo, l'acquisto di Matavz: De Laurentiis avrebbe fatto sapere, che confermati i tre fuoriclasse, sarebbe stato quello il principale acquisto in avanti. A Mazzarri l'idea non piace, in quanto vorrebbe un attaccante di maggior caratura. E non a caso l'acquisto di Matavz, per ora, è congelato, e a quanto si sa potrebbe proprio tramontare. Il tutto poi è esploso quando Mazzarri ha avuto un apprezzamento diretto da Agnelli: quando De Laurentiis lo è venuto a sapere, ha fatto le famose dichiarazioni sulla Juve che poteva 'scordarsi' l'allenatore: era l'8 marzo, e quelle parole un po' arroganti non hanno certo rallegrato Mazzarri, che si aspettava una reazione un po' più cortese, magari con un apprezzamento pubblico del lavoro del suo allenatore. Da lì è nata una freddezza sempre crescente, divenuta poi gelo. Ma quando Mazzarri ha detto chiaramente a De Laurentiis che in caso d'addio ne avrebbe pubblicamente reso noti i motivi - e quindi il mancato rafforzamento della squadra -, il presidente ha deciso di venire incontro al tecnico, e indirettamente ai tifosi: prima di tutto con la ferma volontà di tenere i pezzi pregiati (il trio delle meraviglie), e poi assicurando acquisti di qualità, e non solo giovani poco conosciuti. Queste sono le premesse per l'incontro tra i due: se tutto andrà come deve, Mazzarri rimarrà a Napoli e sarà una doppia bella notizia, in quanto il tecnico ha ottenuto le garanzie che sono anche quelle dei tifosi. Viceversa, se le cose dovessero andar male, per il Napoli sarebbe un salto nel buio, in tutti i sensi.