Napoli-Udinese, il ritorno dell'alleanza
il Napoli ha sempre creduto nei gioielli di casa Pozzo, a volte a ragione ed altre no. Questa sessione di mercato non fa eccezione. Zielinski, reduce dall’esperienza all’Empoli ma di proprietà dell’Udinese, è un obiettivo concreto per il centrocampo del Napoli. Lo svizzero Widmer, invece, è una pista valutata per la fascia in alternativa a Vrsaljko e Fabinho. E non è un caso che tra i primi tesserati dell’era De Laurentiis ci sono due personaggi che, per abbracciare l’azzurro, hanno salutato il bianconero dell’Udinese.
Il direttore generale Pierpaolo Marino in primis, che portò con sé Roberto “El Palma” Sosa: i due furono poi protagonisti della doppia promozione dalla Serie C alla Serie A. Due anni dopo arrivò Maurizio Domizzi, che poi lasciò Napoli per trasferirsi dove? All’Udinese, ovvio. Come si legge sul “Roma”, nel frattempo gli azzurri crescono sempre di più, iniziano ad affacciarsi al palcoscenico europeo. Tempo d’investimenti, il primo veramente importante Aurelio De Laurentiis lo fa per Fabio Quagliarella, proprio dall’Udinese, nell’estate del 2009. Percorso che, l’anno successivo, farà al contrario German Denis. Nel 2011 a Napoli arriva Gokhan Inler: presentazione in grande stile, 18 milioni per un calciatore spesso discusso ma che in azzurro ha giocato quattro stagioni vincendo due Coppe Italia e una Supercoppa Italiana. Nel gennaio del 2013, invece, gli azzurri si rafforzano con Armero.