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Napoli, tutti seduti al tavolo di Mertens: Gattuso e De Laurentiis rilanciano
IL RILANCIO DI RINGHIO. Il secondo rilancio è quello di Gattuso: motivazionale si, ma soprattutto tattico. Come ha dimostrato l'ingresso a Genova, il tecnico azzurro ha ben chiaro come schierare Mertens. Ci sarà un rilancio graduale: i 20 minuti contro la Samp saranno replicati e forse aumentati (seppur di poco) contro il Lecce. L'obiettivo è arrivare al meglio contro il Barcellona ed avere Mertens come arma in più in primavera. Inoltre, per Gattuso, Dries è l'unico sotto-punta possibile, ovvero è il solo giocatore d'attacco che può cambiare il 4-3-3 con determinate caratteristiche e trasformare il Napoli in un 4-2-3-1 o in un 4-4-2 (4-2-4 in fase di possesso). Quando sarà il momento di schierarlo titolare, però, Mertens partirà da punta centrale nel 4-3-3.
IL RILANCIO DI ADL. L'ultimo rilancio è quello di Aurelio De Laurentiis: al momento, non è arrivato un concreto nuovo step, in una nuova offerta contrattuale. Il grande freddo, però, è passato: l'ammutinamento, le multe, le frasi di ADL sulla Cina lasciano ancora strascichi, Dries non è il tipo che lascia correre facilmente, così come il patron. Mertens non ha chiesto 7.5 milioni a stagione, non vuole un bonus di 5 milioni, non vuole la luna per rinnovare con il Napoli. È vero, che c'è il desiderio di un assegno corposo alla firma, è vero che Mertens pensa che qualcosa in più sull'attuale stipendio sia giusto corrisponderlo. ADL non ha gli stessi pensieri, ma tra l'arrivo di Petagna, le difficoltà di Milik, l'affascinante idea di trattenere anche nel post carriera Mertens a Napoli potrebbero, in qualche modo, cambiare lo scenario. Un biennale da 4.5 milioni a stagione ed un bonus alla firma, in primavera, potrebbero essere il rilancio giusto per chiudere il cerchio e legare, ancora, Mertens a Napoli.