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    Napoli, tutti i soldi dello scudetto: ricavi, valore della rosa e premi

    Napoli, tutti i soldi dello scudetto: ricavi, valore della rosa e premi

    • Marcel Vulpis
      Marcel Vulpis
    Il terzo scudetto nella storia del Napoli calcio, dopo quelli conquistati nel 1987 e nel 1990, si trasformerà in un vero e proprio acceleratore del business della realtà partenopea.  Nel  report 2023 “Football Money League” (indagine periodica elaborata dalla società Deloitte) il club di Aurelio De Laurentiis non era presente nelle prime 30 squadre del continente: al 30° posto era inserito il Southampton (quest’anno fanalino di coda della English Premier League), con un giro d’affari pari a 177,7 milioni di euro. Superato dagli spagnoli del Villarreal (29°/178,7 mln) e del Sevilla (28°/186,1 mln). Uniche tre italiane la Juventus (11ima/400,6 mln), l’Inter (14ima/308,4 mln) e infine il Milan (14°/264,9 mln). 
     
    Per il Napoli sarebbe chiaramente un gradito ritorno, dopo la 27ima posizione conquistata nell’indagine 2022, quando la società campana (nell’analisi dei ricavi stagione 2020/21) è riuscita ad entrarvi, con un valore della produzione pari a 174,5 milioni di euro. Seguita dal Newcastle (170,1 mln) e da altre due italiane: Lazio (163,5 mln) e Milan (161,1 mln). Logico, quindi, che la conquista del titolo nazionale e i ricavi da Champions League di questa stagione (i partenopei sono usciti nei quarti di finale) possano far volare nuovamente la società campana nell’Europa del business. 
     
    Se gli azzurri infatti fossero andati avanti nella competizione UEFA, arrivando a conquistare il trofeo, avrebbero portato a casa non meno di 100/110 milioni di euro (ma già i quarti di finale valgono più di 75 milioni). 
     
    Non bisogna poi dimenticare che il 1° posto in classifica nella massima serie vale 23,4 milioni di euro (sulla base di quanto previsto dal montepremi stabilito ad inizio stagione, dalla Lega Serie A), a cui bisogna aggiungere i 10 milioni previsti sempre dall’UEFA per il market pool (dove si prendono in considerazione anche i risultati sportivi dei singoli club). In totale, quindi, più di 33 milioni di euro. 
     
    Anche se il vero “tesoro” di Napoli è attualmente la “rosa”. A giugno è stata valorizzata in meno di 450 milioni di euro, adesso, post vittoria, si parla di 640 milioni di euro (secondo quanto riporta Gazzetta). Un altro nuovo miracolo (economico) della gestione De Laurentiis. 
     
    C’è poi da analizzare il tema “premi scudetto”. Per quanto riguarda lo scudetto dell’Inter (stagione 2021), il 19° della sua storia, ad esempio, sono stati maturati premi rendimento, principalmente riconducibili alla conquista del titolo nazionale, per 26 milioni di euro (come riportato nel bilancio aziendale), ma il club nerazzurro aveva dei contratti di partenza molto onerosi. 
     
    Il Napoli invece, durante l’estate, ha rinunciato a molti “senatori” (come ad esempio Koulibaly, Mertens e Ruiz, approdati rispettivamente al Chelsea, al Galatasaray e al PSG). Ha puntato, anche rischiando molto, su giocatori, inizialmente sconosciuti ai più, come l’attaccante georgiano Khvicha Kvaratskhelia (proveniente dalla squadra locale Dinamo Batumi), rivelatosi poi asse portante dell’attacco di Luciano Spalletti. In quest’ultimo caso le stime degli addetti ai lavori portano ad una previsione di premi da pagare (tra area calciatori e staff tecnico) non superiore ai 5-6 milioni di euro, ampiamente coperti dai bonus scudetto, inseriti (a favore del club partenopeo) nella stragrande maggioranza dei contratti di sponsorizzazione. 

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