Secondo il Corriere dello Sport: "Meret ha un contratto che gli scadrà nel 2023, c’è tempo ma neanche poi tanto, e comunque non avrà voglia di sprecarne ancora in panchina: legittimamente. E l’allenatore, quando si dovrà pianificare, sarà chiamato ad essere «estremo» come si conviene ad un allenatore: Meret andrà bene, ha le qualità per essere atteso nella fase di evoluzione complessiva, o sarà il caso di appellarsi al mercato? Se la risposta dovesse spalancare per il portiere friulano, quello che viene ritenuto un predestinato, allora il Napoli saprebbe di avere in casa un talento sul quale adagiarsi per un decennio almeno; ma se invece nascessero perplessità o Meret avvertisse dentro di sé il desiderio di non dover convivere in una precarietà che potrebbe turbarlo, allora dietro quella stessa porta comparirebbe, una su tutte, l’ombra di Salvatore Sirigu, trentatré anni appena compiuti, un cavallo di razza in vena di prodigi, già avvicinato da Giuntoli due anni, immediatamente dopo l’investitura come allenatore di Ancelotti (che lo aveva avuto con sé a Parigi) e subito prima che si aprisse la possibilità di arrivare ad Alex Meret, conteso a mezza Europa e costato una cifra ritenuta adeguata alle sue qualità".