A Radio Crc nella trasmissione “Si gonfia la rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Pierandrea Semeraro, presidente del Lecce: “Sono convinto che il Lecce sia estraneo anche alle intercettazioni. Oltretutto la partita in questione non è andata come avevano preannunciato, volevano organizzarla e mi sembra anche di aver letto che il gip non prende in considerazione Corvia come indagato. Purtroppo è una situazione complicata per tutto il calcio ma non penso che si possa influenzare un campionato importante come quello della Serie A.

E’ brutto per il calcio venir fuori in maniera così negativa, queste cose sono già successe ma il calcio ne è sempre uscito, come spero ne uscirà anche stavolta.

Ho discusso in società per vedere se fosse il caso di iniziare a parlare con qualche avvocato per valutare la nostra posizione ma abbiamo deciso di non affidarci a nessun difensore dato che ci sentiamo estranei a questa situazione, oltretutto anche dalle intercettazioni si evince la nostra estraneità ai fatti. 

Stamattina leggevo che tutti si aspettavano che l’Inter schiacciasse il Lecce, perché erano in contrasto il miglior attacco con la miglior difesa infatti  se io fossi stato uno scommettitore, su Inter-Lecce non avrei giocato l’over, avrei cercato un risultato a tutti improbabile. Se dico che in Inter-Lecce vince l’Inter mi sembra di dire una cosa semplice, per cui non penso che su questa partita si possa scommettere e guadagnarci. 

Dal punto di vista personale, parlo anche a nome della mia famiglia, è un po’ che diciamo che il calcio non è proprio il nostro mondo perché bene o male ogni anno esce qualche voce strana. Non so quanto le scommesse portino direttamente al mondo del calcio beneficio alle società. Le scommesse, quelle importanti, la maggior parte le si fanno all’estero perché le società italiane hanno molte più restrizioni e in Italia si mantengono le quote più basse, ci sono alcune partite infatti che alla Snai non vengono quotate, mentre all’esterno sì. Le scommesse le hanno liberalizzate perché volevano portare dei patrimoni dai siti dell’estero in Italia quindi è più un discorso statale piuttosto che inerente alle squadre di calcio. 

Purtroppo poi gli stipendi non pagati possono portare i tesserati a buttarsi in queste giocate. Noi abbiamo dato mandato ad Unicredit per cercare di aiutarci nella vendita del Lecce perché abbiamo bisogno di personaggi che vogliano investire nel calcio italiano, la settimana prossima decideremo sull’autogestione per programmare la stagione perché noi non vogliamo abbandonare il Lecce, vogliamo trasferirla a chi ha programmi migliori dei nostri, il nostro obiettivo è  migliorare questo club. Spero che troveremo un acquirente che abbia delle capacità economiche più forti delle nostre. Da lunedì cominceremo a lavorare per la prossima stagione, lavoreremo per salvare il Lecce ma il primo obiettivo non sarà più il risultato sportivo ma sarà il risultato di bilancio.

De Canio non penso allenerà il Lecce nemmeno con la nuova proprietà. De Canio non sa né se, né quando arriverà la nuova proprietà per cui non so a cosa stia pensando, probabilmente gli interessava far sapere che il suo rapporto non era buono con la società e non con la città per tenersi buona quest’ultima. 

Da lunedì discuteremo del nuovo Direttore Sportivo in primins, dell’allenatore poi, e infine di tutto il resto. Abbiamo visto cosa c’è in giro e chi potrebbe essere la persona giusta per il Lecce, poi vedremo di lavorare per la prossima stagione.

Rosati a Napoli? Uno spiraglio di trattativa si può avere, se si dà la giusta valorizzazione al ragazzo perché sono convinto che il calciatore merita di andare in una grande squadre, ne parleremo con il Napoli e vedremo se si incroceranno le aspettative del Lecce e quelle del Napoli. Abbiamo parlato con il Napoli, ma era più un contatto informativo, la società azzurra ha chiesto informazioni sul ragazzo anche sotto l’aspetto umano”.