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Napoli spettacolare, 4 gol all'Ajax e ottavi conquistati: ora c'è anche Osimhen, dove può arrivare Spalletti?
Bene, il Napoli ricomincia da là dove aveva lasciato otto giorni fa. Come se il tempo non fosse mai passato. Come se il match d’andata non fosse mai finito. Sei gol ad Amsterdam, un altro qui dopo appena quattro minuti, infatti, un altro ancora dopo un quarto d’ora. Due a zero dopo quindici minuti, insomma, a quest’Ajax che torna a Fuorigrotta 53 anni dopo l’ultima volta. Era 1969, si giocava per la coppa delle Fiere e pure a quel tempo l’Ajax nonostante Krol e Cruijff in campo, s’arrese (1-0) a un gol di Manservisi. Ma chi ha buona memoria racconta che stavolta è stato assai più divertente. Perché alla logica e all’importanza del risultato, ci mancherebbe, il calcio spallettiano aggiunge anche divertimento.
Diciamo la verità: quel largo, larghissimo, sorprendente, inatteso sei a uno dell’andata un po’ di pathos l’aveva tolto a quest’appuntamento, ma seppure con un piede e mezzo già agli ottavi, il Napoli non ha mollato d’un centimetro, non ha fatto sconti agli olandesi, mai tanto in difficoltà da chissà quanto tempo. Cosicché è stata un’altra notte di gran calcio. Di spettacolo azzurro. Quello spettacolo che la squadra di Spalletti sta replicando con successo in campionato e Champions. Comincia subito forte, il Napoli. Fa capire subito che intenzioni ha e al quarto è già in vantaggio: il dai e vai tra Zielinski e Lozano è di quelli semplici, elementari, eppure ipnotizza la difesa per la sua precisione e rapidità: colpo di testa del messicano e pallonetto piazzato accanto al secondo palo. Alza subito le mani Pasweer. E con lui l’Ajax che vede immediatamente bruciate le sue seppur poche speranze di rivalsa e di vendetta.
Segna, allenta il pressing, concede un po’ di spazio, il Napoli. E l’Ajax, ovviamente, ne approfitta. Rimedia Meret su un tiro di Bergwijn avvelenato da una deviazione e rischia, ma senza conseguenze, su un tiro a giro di Berghuis di un niente a lato. Così non va, Spalletti richiama i suoi a più attenzione e allora tutto torna come prima. Anzi, meglio di prima, perché al quarto d’ora il Napoli s’inventa sul lato mancino una fantastica giocata che coinvolge tutta la catena: Olivera-Zielinski-Kvara e poi palla a Raspadori che se l’accomoda col destro e fa gol col sinistro. Pure questo un gran bel gol. Gol che riporta l’Ajax alla dura realtà della serata e il Napoli in dominio della gara che si trascina senza più tante emozioni sino al momento del riposo.
Forte del vantaggio doppio, però, forse inevitabilmente ma pericolosamente, il Napoli ora s’accontenta del controllo. Ma quella di Spalletti non è squadra da comodo riposo. E infatti, prende gol al ritorno dallo spogliatoio. Più coraggioso, l’Ajax. E quando Bassey vola a sinistra e crossa, Klaassen di testa è bravo a fare gol. Anche se la marcatura azzurra impeccabile non è. Un due a uno che ridà fiducia agli olandesi e Raspadori con Osimhen che non vedeva l’ora di tornare. Ed è subito più vivace, il Napoli. E, infatti, dura poco più d’una decina di minuti l’illusione banco rossa. Dura sino a quando (62’) Timber non frena con un braccio un pericoloso tiro di Ndombele, entrat o al posto di Anguissa. Va al monitor, l’arbitro e palla sul dischetto. La vorrebbe Osimhen (entrato per Raspadori), ma poi il nigeriano lo passa a Kvara che fa gol restituendo al Napoli un po’ di tranquillità. Ma è Osimhen che ora ruba l’occhio. E’ la sua voglia di far subito gol che accende la partita appena prende palla. E la sua ritrovata forma dopo il lungo stop, è una gran bella notizia per Spalletti, anche se con Raspadori e Simeone, il Napoli è andato forte come mai. Per il signor Victor, probabilmente, contro il Bologna ci sarà posto dal primo minuto.
Ma ci sono pure notizie non troppo felici per l’allenatore azzurro. La rilassatezza della sua difesa, ad esempio. Convinto d’aver chiuso i gioco, infatti, il Napoli un po’ molla. E quando Juan Jesus mette il braccio attorno al collo di Brobbey (82’) è inevitabile il rigore che Bergwijn trasforma nel tre a due. Sofferenza nel finale? Nossignori. In campo c’è Osimhen che giusto a un minuto dalla fine con tutta la forza che ha nel cuore e nelle gambe ruba palla a Blind e se ne va a segnare. E così la grande notte del Napoli diventa anche la sua notte.
Napoli-Ajax 4-2 (primo tempo 2-0)
Marcatori: 4' p.t. Lozano (N), 16' p.t. Raspadori (N), 3' s.t. Klassen (A), 16' s.t. Kvaratskhelia (r) (N), 38' s.t. Bergwijn (A), 45' s.t. Osimhen (N).
Assist: 4' p.t. Zielinski (N), 16' p.t. Kvaratskhelia (N), 3' s.t. Bassey (A).
NAPOLI (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Kim, Juan Jesus, Olivera; Anguissa (4' s.t. Ndombele), Lobotka, Zielinski (44' s.t. Gaetano); Lozano (32' s.t. Politano), Raspadori (5' s.t. Osimhen), Kvaratskhelia (32' s.t. Elmas). All. Spalletti.
AJAX (4-3-3): Pasveer; Sanchez (20' s.t. Baas), Timber, Blind, Bassey; Klaassen, Alvarez, Taylor (20' s.t. Grillitsch); Berghuis (39' s.t. Ocampos), Kudus (20' s.t. Brobbey), Bergwijn (39' s.t. Conceicao). All.Schreuder.
Arbitro: Felix Zwayer (Ger).
Ammoniti: 27' p.t. Taylor (A), 33' p.t. Sanchez (A), 15' s.t. Timber (A), 21' s.t. Bassey (A), 31' s.t. Bergwijn (A), 42' s.t. Juan Jesus (N), 46' s.t. Osimhen (N), 47' s.t. Politano (N).
Espulsi: -